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La firma del primo "Patti Quartiere"
600mila euro per i quartieri varesini, Belforte ha già presentato i suoi progetti, Bizzozero al lavoro.
IN BREVE Il Comune di Varese ha stanziato 600mila euro per interventi nei diversi quartieri della città, il cui uso è da decidere insieme ai 12 Consigli di Quartiere di Varese. Il primo a muoversi è stato il CdQ 7 (Belforte-CascinaMentasti), che ha individuato una serie di interventi di piccola manutenzione e lanciato un mercato di quartiere. Bizzozero (parte del CdQ 11) in ritardo anche per il recente cambio ai vertici del Consiglio di Quartiere, mentre comunque gli interventi in esame non sono ancora noti ai cittadini.
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I "Patti di quartiere"
La firma nero su bianco del primo Patto di Quartiere apre la stagione degli accordi tra l’amministrazione e i consigli rionali, con l’obiettivo di mettere in atto una serie di interventi e progetti condivisi che in via prioritaria saranno realizzati nel corso del 2025. Si è partiti sabato scorso con la firma del patto che vedrà coinvolto il quartiere di Belforte, si proseguirà poi nei prossimi giorni con la stipula degli accordi anche negli altri quartieri di Varese. In totale ammontano ad oltre 600 mila euro le risorse stanziate dall’amministrazione per gli interventi e i progetti che verranno eseguiti nelle varie "castellanze" varesine. Fondi che si aggiungono al grande piano di manutenzioni di 7 milioni di euro già partito in città nei giorni scorsi.
“I patti di quartiere rappresentano una delle forme più significative della partecipazione attiva dei cittadini – ha detto il sindaco di Varese Davide Galimberti – grazie a questi accordi infatti non solo siamo riusciti a costruire un piano di interventi cucito su misura sulle varie esigenze dei rioni ma abbiamo anche attivati progetti sentiti e pensati dai cittadini stessi. In modo virtuoso di prendersi cura della città partendo proprio dalle bellissime castellanze varesine. Il grande piano delle manutenzioni che abbiamo avviato qualche giorno fa – prosegue il sindaco - si completa ora con gli accordi di quartiere, le risorse che abbiamo stanziato per la città si aggiungono altri 600mila euro che saranno impiegati per interventi che hanno come obiettivo la cura dei rioni, con lavori che ci sono stati segnalati direttamente dai residenti delle varie castellanze”.
Il "patto" per Belforte
Nello specifico, con l’accordo firmato sabato tra l’amministrazione e il consiglio di quartiere 7 che coinvolge gli agglomerati di Belforte e Mentasti, nei prossimi giorni inizieranno una serie di interventi e progetti che nei mesi scorsi sono stati individuati grazie ad un percorso partecipativo che ha coinvolto i cittadini e l’amministrazione. Si andrà dunque da progetti più complessi fino a più piccole manutenzioni. Sono previsti infatti interventi come ad esempio la sistemazione dei marciapiedi in viale Belforte e la conseguente eliminazione delle barriere architettoniche. E ancora il posizionamento di dissuasori per una maggiore sicurezza stradale, il potenziamento dell’illuminazione di alcune aree, lavori sui percorsi ciclopedonali e sulla segnaletica orizzontale fino all’installazione di nuovi cestini per i rifiuti. Insomma piccole e grandi manutenzioni per quartiere più belli e vivibili.
Ma l’accordo tra il Consiglio di quartiere 7 e l’amministrazione ha visto anche il concretizzarsi di un progetto molto importante per tutta l'area che gravita attorno a Belforte. Nell’ottica di un potenziamento dei servizi di prossimità, molto sentiti nei quartieri in particolare dalle persone anziane, è stato raggiunto l’accordo per la realizzazione di un piccolo mercato mono o bi settimanale in viale Belforte formato da alcuni ambulanti di frutta, verdura, uova e formaggi. Un modo per potenziare la presenza di negozi di vicinato nella zona. All’appuntamento di questa mattina è stato infatti inaugurata la prima bancarella già attiva in piazzale Redaelli.
“Gli accordi che partono da oggi contengono idee e progetti che arrivano dai cittadini – ha spiegato il vicesindaco Ivana Perusin - e uno degli obiettivi emerso è stato anche quello dei servizi di prossimità per mantenere vivi i nostri rioni. Per questo oggi inauguriamo un nuovo punto vendita dedicato al quartiere che sarà a disposizione dei belfortesi per fare la spesa senza l’esigenza di doversi spostare troppo. Insomma idee concrete che soddisfano i bisogni reali dei cittadini attraverso un patto tra amministrazione e quartieri”.
“Qualche mese fa l’amministrazione ci ha presentato l’idea degli accordi di quartiere – ha osservato Sabrina Cosma, coordinatrice del Consiglio di quartiere 7 – come consiglio di quartiere abbiamo subito avviato una fase di confronto e dialogo con i cittadini per selezionare le progettualità prioritarie per ogni quartiere, dalla manutenzione straordinaria fino allo sviluppo di iniziative sociali. Ne è emerso un percorso virtuoso che ha portato al programma di interventi e progetti che sono molto utili per il nostro quartiere”.
Il sindaco Davide Galimberti e la coordinatrice del Consiglio di Quartiere 7 (Belforte-Cascina Mentasti, firmano il primo Patto di Quartiere di Varese
Gli altri quartieri
Con la firma del primo patto di quartiere si è aperto dunque anche la stagione della realizzazione dei progetti di zona. Nei prossimi giorni verranno firmati anche gli accordi con gli altri Consigli di quartiere.
“Lo strumento dei Consigli di quartiere ha dimostrato anche con questa iniziativa tutta la sua efficacia – ha detto il consigliere Giacomo Fisco – ringrazio tutti i referenti dei parlamentini rionali per il grande lavoro di partecipazione che hanno svolto in questi mesi, indicando all’amministrazione un programma condiviso di fatti concreti che verranno messi in atto”.
Bizzozero
Per quanto riguarda Bizzozero, che ricade nel Consiglio di Quartiere numero 11 (che comprende a sua volta i quartieri di Bustecche, San Carlo e Bizzozero storica), probabilmente finirà in coda alle stipule, essendo stato il suo Consiglio di Quartiere rallentato dal cambio al vertice del coordinatore, che ha visto la staffetta tra Riccardo Tomaioli e Isidora Colombo a fine maggio. Tale circostanza pesa anche sul confronto in merito alle proposte/richieste da sottoporre all'amministrazione, che almeno per il momento non hanno coinvolto la cittadinanza e sono rimaste riservate agli addetti ai lavori.
COMMENTO L'iniziativa dei Patti di Quartiere pare interessante e potrebbe andare nella direzione di valorizzare la dimensione policentrica di Varese, ma le sue basi paiono anche confuse, prive di un progetto globale, come è confusa la terminologia utilizzata dall'amministrazione comunale, che usa come sinonimi i termini "quartieri", "rioni", e finanche "castellanze". Se chi deve gestire la città (tecnici, dirigenti comunali e politici) non sa cosa e quali siano le storiche "castellanze" di Varese, se non riesce a distinguere semanticamente un quartiere da un rione, è difficile immaginare che sappia tutelare e valorizzare tali realtà.
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