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Foto Raffaele Coppola: Fondazione Molina

Anche l'appello giudica lecito il prestito del Molina a Rete 55.


E' forse arrivata al capolinea la vicenda giuridica che ha interessato Fondazione Molina per alcuni prestiti fatti a Rete 55 (emittente televisiva varesina) e Mata SpA. Anche il secondo grado di giudizio ha stabilito che Fondazione Molina è un ente privato e che quindi il prestito fatto a Rete 55 è stato del tutto lecito, mentre non si è espresso su quello fatto a Mata SpA per sopravvenuta prescrizione. 

Il contenzioso aveva assunto particolare rilevanza per le implicazioni politiche della vicenda, infatti a presiedere Fondazione Molina all'epoca era il bizzozerese Christian Capiotti, mentre ai vertici di Rete 55 siedeva Lorenzo Airoldi, entrambi ricondocibili all'area politica di centro che alle elezioni amministrative del 2016 aveva lasciato il centrodestra per passare a sostenere il centrosinistra, determinando così la storica vittoria di quest'ultimo a Varese. Un passaggio condito da polemiche ed attriti, mai del tutto chiarito visto che il centrodestra ha sempre denunciato un accordo vero e proprio tra tale centro ed il centrosinistra, accordo sempre negato dagli altri due schieramenti, sebbene le successive nomine poltiche l'abbiano accreditato. Sta di fatto che proprio i rancori di tale vicenda sarebbero alla base del contenzioso giudiziario, paventato da Raffaele Cattaneo (esponente di spicco del centrodestra varesino e importante consigliere regionale) nell'immediatezza delle elezioni cittadine, e avviato da un esposto dell'allora uscente sindaco di Varese Attilio Fontana, che pure aveva posto Campiotti ai vertici dell'istituto di viale Borri.

Ora dunque, a distanza di 7 anni, la vicenda dovrebbe essere giunta a conclusione, sebbene sia ancora necessario attendere che vengano depositate le motivazioni della sentenza, che almeno teoricamente potrebbero lasciare spazio ad un terzo grado di giudizio. Nel frattempo però Campiotti è stato estromesso da Fondazione Molina, mentre Rete 55 ha visto sfumare un importante accordo internazionale (a suo dire proprio a causa delle pendenze giudiziarie), e Fondazione Molina ha perso i soldi del prestito a Mata e di una parte di quelli versati a Rete 55 (quest'ultima aveva restituito l'intero prestito, salvo poi fallire, portando il giudice fallimentare a reclamare l'importo dell'ultima rata del prestito restituito al Molina).

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