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Foto Mario Bianchi: Una delle segnalazioni di sicurezza istallate questa mattina

Segnali catarifrangenti per rendere più visibili le catene che delimitano l'area pedonale di piazza S. Evasio.


Le discusse catene collocate nei mesi scorsi a completamento dell'intervento che ha "chiuso" piazza S. Evasio alle auto, da oggi sono un po' più sicure.

In queste settimane infatti sono stati almeno una decina i pedoni che vi hanno incespicato causandosi in alcuni casi anche vistose abrasioni. Distrazione, ostacolo inatteso per chi per decenni ha fatto quel tragitto senza trovare impedimenti, errata valutazione di distanze ed altezze di un ostacolo verso l'ingresso della chiesa, scarsa visibilità delle catene relativamente "sottili" e di colore chiaro che si perde facilmente sullo sfondo, soprattutto in alcuni momenti della giornata in cui i giochi della luce e delle ombre le rendono poco visibili, limitate capacità visive degli interessati; tane e varie le motivazioni, ma un esito comune: il pedone (adulto, bambino, o anziano) vi incespica e in alcuni casi cade a terra.

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Foto Mario Bianchi: Veduta della "nuova" piazza

Così, dopo diverse segnalazioni, questa mattina, mercoledì 20 luglio, sono intervenuti i tecnici incaricati dal comune, per apporre delle targhe catarifrangenti sulle catene, in modo da aumentarne la visibilità.

Un intervento che certamente sarebbe stato opportuno prevedere e realizzare sin dall'inizio, e che non pare concluso, visto che i cartelli in questione sono stati posti solo su sei delle sette "campate", lasciando priva di segnalazione la campata più vicina all'ingresso della chiesa parrocchiale.

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Foto Mario Bianchi: Particolare di una delle segnalazioni collocate questa mattina

Ipotizzando che a breve anche tale campata sarà fornita dell'apposita segnalazione di sicurezza, c'è anche chi si augura che in tale occasione possano essere resi più sicuri anche i cartelli già istallati, realizzati con lembi di lamiera affilata, con angoli vivi, e appesi con fil di ferro a vista; tutti particolari che li trasformano da strumenti di sicurezza in fonti di nuovi pericoli per i bambini che inevitabilmente vedono nelle nuove colonnine in porfido e nelle catene in questione, un nuovo divertente gioco.

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