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Davide Galimberti

Proposta elettorale di Galimberti a favore dei quartieri varesini.


Questa mattina il candidato sindaco, nonchè sindaco uscente di Varese, Davide Galimberti, ha presentato la sua nuova proposta in favore dei quartieri in caso di rielezione: "Il patto per il mio quartiere".

L'iniziativa prevede entro marzo 2022 per ogni quartiere di Varese un patto tra i cittadini e l'ente comunale, con una parola d'ordine: partecipazione, saranno cioè i cittadini a decidere quali interventi considerare prioritari e per i quali investire le risorse, attraverso un patto tra ente e cittadini, con lo strumento del bilancio partecipato, che entrerebbe a tutti gli effetti nei documenti di bilancio dell'ente.

Si parte domani 15 settembre con il giro nei quartieri, per chiedere agli abitanti quali sono le reali esigenze: ognuno potrà indicare le priorità che poi verranno condivise con il comitato di quartiere. Prima tappa Avigno e Velate, ultima tappa San Fermo e Valle Olona, in mezzo tutti gli altri quartieri, con tappa a Bizzozero-San Carlo il 28 settembre e alle Bustecche il 29.

L'intenzione dichiarata è quella di "un vero coinvolgimento dei cittadini per indicare opere e servizi su cui investire, per disegnare in modo complessivo il quartiere in base alle reali esigenze di chi lo abita e vive. Si intende quindi puntare l'attenzione anche su servizi e interventi necessari affinché ogni rione possa essere a misura dei suoi abitanti o di chi ha delle attività commerciali" recita il comunicato di presentazione.

Questo patto - ha detto il sindaco Davide Galimberti - è in diretta continuità con il percorso che abbiamo avviato con l’istituzione dei comitati di quartiere. La vera essenza della proposta è l’effettiva partecipazione: il nostro obiettivo è raccogliere da subito le proposte dei cittadini per poi inserirle nei documenti di programmazione del Comune. Il modello a cui ci ispiriamo è quello che abbiamo già sperimentato nel quartiere di San Fermo, dove siamo partiti dalla riqualificazione della scuola Don Rimoldi e proprio grazie alla partecipazione di cittadini, associazioni, studenti, famiglie e insegnanti si è compreso che quello di cui aveva bisogno il quartiere era un polo sportivo, un centro di aggregazione, un auditorium, una riprogettazione del parco. Da lì è nato un progetto partecipato e grazie a un bando andremo a realizzare non più una semplice scuola ma un polo scolastico, sportivo, di aggregazione sociale e culturale per tutto il quartiere”.

L'amministrazione Galimberti nei suoi primi cinque anni dichiara di aver dedicato ai quartieri circa 77 milioni di euro, individuando e focalizzando l'attenzione su quelle che identifica come "priorità", come l'illuminazione di intere zone, la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali in prossimità delle scuole, la fognatura di alcune aree, il servizio di trasporto da alcuni quartieri, come la Rasa, verso le scuole. Ora si dichiara di puntare a un investimento di risorse pari a 100 milioni di euro per i prossimi cinque anni, per rendere i quartieri più vivibili.

Da domani parte il giro per raccogliere le prime indicazioni direttamente nei rioni. Chi vorrà potrà anche compilare il modulo online direttamente dal sito web davidegalimbertisindaco.it/,  scegliendo quello relativo alla zona di interesse.

Presenti alla presentazione oltre al sindaco Davide Galimberti anche Ivana Perusin, Andrea Civati, Cristina Buzzetti, Francesca Strazzi, Mauro De Gregori, che hanno così commentato il progetto:
Ivana Perusin: “Stiamo lavorando con il piano del commercio in modo strutturato per capire le nuove necessità dei singoli rioni: lo scenario con la pandemia è cambiato molto ed è importante comprendere le nuove esigenze dei singoli centri”.
Andrea Civati: “Per quanto riguarda la provenienza delle risorse, sarà possibile destinare il 50% degli oneri di urbanizzazione di altre zone per le opere dei quartieri, così come avviene in altre città”. Cristina Buzzetti: “Nei primi cinque anni abbiamo lavorato sulle urgenze, destinando le risorse a interventi come la fognatura, l’illuminazione, ora è possibile proseguire con gli investimenti per il rilancio dei quartieri, passando così dall'urgenza al desiderato”. Francesca Strazzi: “Questo è un percorso partecipato per costruire insieme i luoghi al di là del contingente, per avere una visione globale dei quartieri in base a chi li vive”. Mauro De Gregori: “Il bilancio partecipato è un modello su cui lavorano molto le altre città, basti pensare che a Milano almeno 140 progetti sono su proposta di questo strumento”.

Tema che il nostro giornale sta ponendo da qualche tema è l'identificazione di quali sarebbero i rioni e/o i quartieri di Varese (magari cercando anche di individuare la differenza tra tali categorie cui andrebbe aggiunta quella di castellanza), dal tour annunciato per l'eventuale futura amministrazione Galimberti i quartieri di Varese sarebbero: Avigno-Velate, S.Ambrogio-Bregazzana-S.Monte-Rasa, Masnago-Calcinate Orrigoni, Bosto-Largo Flaiano, Schiranna-Calcinate del Pesce-Capolago-Cartabbia, San Gallo-Ippodromo-Viale Aguggiari, Brunella-Montello, Bobbiate-Casbeno, Biumo Inferiore/Superiore-Valganna, Giubbiano-Belforte, Bizzozero-S.Carlo, Bustecche, S.Fermo-Valle Olona.

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