chiesa sevasio 2004 san

Foto Marino Sanvito: La chiesa dei Santi Evasio e Stefano di Bizzozero

Raccolta fondi straordinaria per un nuovo impianto di illuminazione e videosorveglianza, in S.Evasio.


"Da diverso tempo ricevo segnalazioni da parte di molti parrocchiani riguardo la scarsa illuminazione della nostra chiesa parrocchiale"; inizia così la lettera che il parroco don Marco Casale ha indirizzato ai suoi parrocchiani  e di cui ha dato lettura durante la S. Messa di domenica alle 11.30, quella della festa patronale, quando più numerosa è sentita è la partecipazione dei fedeli.

Una lettera con cui si è annunciato dunque un nuovo intervento di manutenzione straordinaria sul secolare edificio di culto, che vedrà la realizzazione di un nuovo e moderno impianto di illuminazione, che oltre all'efficienza possa tener conto dei consumi (uno dei motivi per cui il vecchio parroco utilizzava con parsimonia l'illuminazione completa). Con l'occasione poi si potrà finalmente dotare l'edificio anche di un impianto di videosorveglianza, così da poter finalmente ampliare gli orari di apertura della chiesa, oggi ristretti, al fine di poter meglio contrastare il pericolo dei furti, che in passato ripetutamente ha interessato questo edificio di culto anche per via delle numeriose testimonianze storiche ed artistiche che conserva; in molti ricorderanno ad esempio il clamoroso furto di un'acquasantiera quattrocentesca, che nonostante le dimensioni ed il peso, fu trafugata in pieno giorno senza che nessuno se ne avvedesse, mentre in tempi più recenti, nell'immediato post lockdown, è stata forzata una cassetta delle offerta.

Purtroppo però tutto ciò ha un costo, ed il preventivo parla di 35.000 €, che la parrocchia dovrà reperire nonostante la crisi del covid ne abbia drasticamente ridotto le entrate; da qui la campagna lanciata da don Marco per una raccolta fondi straordinaria, con delle buste distribuite ai parrocchiani ed un pannello posto all'ingresso della chiesa, in cui la sagoma dell'edificio sacro è stata frazionata in 700 mattoncini, equivalenti ciascuno a 50 €, la cui somma dà appunto 35.000 €, mattoncini che saranno anneriti progressivamente con l'avanzare della raccolta.

Articoli correlati: Festa patronale 2020