uninsubria 20160909 MAB Padiglione Morselli

Foto Mario Bianchi: Il Padiglione Morselli dell'Università dell'Insubria

Le preoccupazioni su un possibile calo degli iscritti a causa della pandemia, su La Prealpina di ieri.


Anche se in pochi ne parlano, gli atenei italiani (e non solo), sono preoccupati per il possibile effetto Covid19 che si potrebbe abbattare sugli atenei, con un significativo calo degli iscritti, tenuti lontani per i timori sanitari, per il timore di un nuovo anno "imballato" da restrizioni che limitano le possibilità di insegnamento e di fruizione dei laboratori (che comunque sarebbero pagati con il versamento delle rette), e soprattutto per le difficoltà economiche con cui molte famiglie si trovano e si troveranno ad avere a che fare. Un problema che oltretutto non riguarderebbe solo l'ateneo, ma anche la città ed il rione che l'ateneo ospitano, poichè la ricaduta in termini di affitti, servizi (ristorazione, copisterie,...), e consumi in genere, sarebbe inevitabile.

Per contrastare questo pericolo l'ateneo con base a Bizzozero ha varato un articolato piano di contenimento di tale "effetto covid", con contributi a fondo perso, con innalzamento delle soglie di esenzione, e con un'opera di sensibilizzazione nei confronti dell'amministrazione comunale affinchè anch'essa vari iniziative utili ad aiutare gli studenti, soprattutto quelli fuori sede.

A parlarne diffusamente sul numero in edicola ieri de La Prealpina, Valentina Fumagalli.

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