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Foto Comune di Varese: prati attorno la chiesa di S. Stefano

Un anno di carcere ad un cinquantenne ed al figlio diciottenne, per aver aggredito un contadino nei pressi di S. Stefano.


Sono trascorsi più di quattro anni da quel gennaio del 2015 quando quello che poteva essere un banale diverbio ha assunto i connotati di qualcosa di ben più grave, che ora il Tribunale di Varese ha sanzionato con un anno di carcere inflitti ad un padre ed un figlio di Bizzozero.

A dare notizia dell'epilogo della vicenda è stato Luca Testoni, dalle pagine de La Prealpina del 28 settembre; il giornalista riporta anche la ricostruzione fatta dai giudici varesini secondo cui in quell'inizio d'anno un giovanissimo centauro bizzozerese (quindicenne all'epoca dei fatti), si sarebbe recato in un campo nei pressi del cimitero di Bizzozero per "testare" la sua nuova moto da cross (ancora priva di targa). Le evoluzioni motociclistiche però avrebbero avuto come conseguenza quella di rovinare il campo coltivato, richiamando sul posto il legittimo proprietario. Al sopraggiungere del contadino a bordo del proprio trattore, il ragazzo spaventato sarebbe scivolato, cadendo a poca distanza dal mezzo agricolo, per poi essere anche richiamato dal conducente. Spaventato, forse con la nuova moto ammaccata, e verosimilmente inzaccherato di terra, il giovane sarebbe tornato a casa raccontando di essere stato di fatto aggredito dal contadino, così il padre cinquantenne, ed il fratello maggiore, appena maggiorenne, si sarebbero recati presso l'abitazione del contadino - sempre a Bizzozero - malmenandolo (in tutto il tribunale avrebbe registrato 77 giorni di prognosi e cure). Alla luce di questa ricostruzione padre e figlio maggiorenne sono ora stati condannati ad un anno di reclusione con la condizionale, oltre ad un risarcimento economico che dovrà essere quantificato in sede civile.

Per approfondire: BIZZOZERO.NET, La Prealpina, La Provincia di Varese, VareseNews1, VareseNews2