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Foto Raffaele Coppola: Nadia Bulzoni nel suo Copy Shop

Nuova avventura per Nadia e forse una seconda vita per il suo Copy Shop.


Il Copy Shop di Nadia, di piazza S. Evasio, ha chiuso. Dopo la pausa estiva la serranda della bottega creativa ubicata nel cuore di Bizzozero non si è più sollevata, perchè la sua titolare, Nadia Bulzoni, ha intrapreso un nuovo percorso lavorativo. 

Ad annunciare la novità è stata la stessa Nadia, che in un post su Instagram ha scritto: "Eh così è arrivato il momento.. Il momento del cambiamento.. Un cambiamento radicale della mia vita...
Il destino mi ha messo davanti un'opportunità molto importante, alle quale sarebbe sciocco rinunciare.
Così ho deciso di chiudere il copy shop, ovviamente una scelta ponderata da mesi (non molti, tipo un paio) con la consapevolezza che il mio mondo sta cambiando, cambiamo i ritmi, le abitudini, le pause pranzo etc..
Nuovo colleghi, io non ne ho mai avuti, (sono sempre stata capa di me stessa) e ora avrò una capa e degli orari da rispettare (treno, pause pranzo).
Ovviamente sta chiudendo solo il mio posto fisico.. Non la mia mente.. RICORDATEVELO !
Quindi Copy Shop si trasformerà.. State connessi...
Intanto colgo l'occasione per ringraziare tutti e dico tutti, amici, clienti che in 10 anni (mica pizza e fichi) sono entrati nel mio negozio anche solo per una fotocopia, anche solo per un caffè.. O anche solo per chiaccherare.. Ringrazio il kibuz che nell'ultimo anno non ha accolto solo me, ma anche la mia famiglia, sempre così rumorosa.. Vi dico GRAZIE.. Un grazie di cuore, un po' anche con le lacrime agli occhi, perché si sa che i cambiamenti fanno paura e io ovviamente me la sto facendo sotto.. (ma nn ditelo).
Cmq ci saranno delle novità.. State connessi e buona vita a voi ma sopratutto a me..
Con affetto e amore..
Ciao Copy Shop".

Come è giusto che sia ora Nadia si deve concentrare sulla nuova attività lavorativa, riorganizzare i ritmi della sua vita e di quella della sua famiglia, ma come traspare dal suo saluto e come ci ha confidato, il desiderio è quello di non dissipare l'esperienza maturata in questi anni di lavoro, di non chiudere in un cassetto la sua fantasia e la sua creatività, ma solo di trovare nuove formule con cui esprimerle; per questo serve fantasia, proprio quella che a Nadia non manca.

Nel frattempo però dobbiamo registrare il vuoto che resta nel già numericamente modesto commercio rionale.

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