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Foto Raffaele Coppola: Autobus a Bizzozero

L'allungamento del percorso della Linea E sino a Lozza è stato inserito nel "Piano di Bacino".


Nei giorni scorsi la stampa locale (La Prealpina e Varesenews di venerdì 5 aprile) ha annunciato l'allungamento del percorso della linea E sino a Lozza, suscitando l'entusiasmo di molti possibili utilizzatori, ma anche le perplessità di alcuni osservatori ed addetti ai lavori.

Abbiamo allora cercato di approfondire la questione per meglio comprendere quale sia la situazione ed evenualmente da quando tale possibilità potrebbe divenire realtà.

Doveroso partire dalle parole di Giuseppe Licata, sindaco del Comune di Lozza che andrà ad elezione il prossimo mese di maggio, che per primo ha dato l'annuncio rilanciato poi dai media locali: "esultiamo per l’inserimento nel Piano di Bacino del prolungamento fino a Lozza della linea E di Varese" (Varesenews 5 aprile 2019).

Licata opportunamente non ha annunciato "l'allungamento del percorso", ma "l'inserimento - di tale allungamento - nel Piano di Bacino".

Per comprendere meglio la situazione è necessario fornire qualche chiarimento preliminare.

Con la virtuale abolizione delle Province, le competenze che prima facevano capo a tali enti, sono state riassegnate, fra queste quelle relative ai trasporti pubblici locali. Regione Lombardia ha dunque costituito allo scopo dei nuovi enti, fra cui l'"Agenzia per il Traporto Pubblico Locale" (TPL), incaricata di vigilare e organizzare sul trasporto pubblico locale delle province di Varese, Como e Lecco.

Le agenzie in questione (tra cui TPL), anche raccogliendo istanze, indicazioni e suggerimenti degli enti locali, devono fra le altre cose redigere i "Piani di Bacino", ovvero i progetti con cui organizzare i trasporti locali (percorsi, frequenze, etc), sulla cui base poi saranno redatti i capitolati per le gare pubbliche d'appalto che assegneranno lo svolgimento di tali servizi ad aziende private (come le "Autolinee Varesine", l'attuale appaltatore dei traporti pubblici locali per il nord della provincia di Varese).

Tali piani però devono prima superare un esame tecnico di fattibilità/sostenibilità; definiti quelli che potranno essere i costi, tali piani devono essere approvati da Regione Lombardia (che contribuisce anche finanziariamenti a questi servizi), ed infine ricevere l'appoggio - politico e finanziario - degli enti locali interessati (nel caso specifico il Comune di Lozza chiamato eventualmente a coprire - insieme a Regione Lombardia - in parte i costi per l'estensione di questo servizio).

Altro aspetto importante da approfondire sono poi i tempi di realizzazione. Come detto l'inserimento dell'allungamento di percorso nel "Piano di Bacino" è propedeutico al suo inserimento nel "capitolato" sulla cui base le aziende di trasporto produrranno le loro offerte economiche per aggiudicarsi l'appalto. Per il momento però non è ancora noto quando sarà indetta la nuova gara, infatti l'attuale appalto è già scaduto e siamo in regime di proroga da alcuni anni. Resta però l'importanza di essere riusciti - da parte dell'attuale amministrazione lozzese - a far inserire il prolungamento in oggetto nell'attuale "Piano di Bacino", poichè se il progetto non fosse presente e la gara fosse indetta, verosimilmente bisognerebbe attendere un'altra decina d'anni prima che si possa riparlare della possibilità di estendere a Lozza il servizio di trasporto pubblico urbano.

Tutto ciò sotto il profilo formale e burocratico; abbiamo però cercato di capire sa da un punto di vista pratico il progetto possa essere fattibile, interpellando Marco Regazzoni, portavoce di Autolinee Varesine, attuale gestore del trasporto urbano di Varese, che a nome dell'azienda ha comunicato che Autolinee Varesine è a disposizione dell'ente pubblico per offrire tutti i servizi richiesti, ivi incluso un possibile allungamento del percorso della Linea E sino a Lozza.

Più perplesso un operatore del servizio, che ha invece evidenziato come la linea E sia la più congestionata e "stressata" di Varese, con il più elevato numero di utilizzatori della città, un percorso ricco di semafori e privo di corsie privilegiate efficaci, circostanze tutte che rendono quasi impossibile il rispetto degli orari assegnati, su cui dunque un eventuale allungamento del percorso peserebbe negativamente.

In tale contesto si inserisce infine la nota di Gianluigi Lazzarini (consigliere d'opposizione a Lozza) che osserva come già circa 15/20 anni fa si fu sul punto di realizzare l'estensione del servizio in questione, ma a fronte dell'importante impegno economico che veniva richiesto all'amministrazione lozzese (70.000€ annui), il progetto si arenò.

Dunque l'inserimento nel Piano di Bacino dell'allungamento del percorso della linea E è sicuramente una nota di merito per l'attuale aministrazione lozzese che è riuscita a far compiere un importante e concreto passo in avanti al progetto da tanti anni richiesto dai residenti di Lozza, ma rappresenta solo un primo passo di un percorso piuttosto lungo che ancora deve compiersi (con tempistiche per altro incerte) e che non è detto si compia.

Concludiamo poi con una curiosità, infatti in molti si sono chiesti e ci hanno chiesto quale potrebbe essere il percorso all'interno del territorio comunale di Lozza dei mezzi pubblici; ovviamente non è possibile dare delle risposte certe poichè la questione non è ancora stata formalmente affrontata, ma pare ragionevole ipotizzare un percorso simile a quello oggi compiuto dagli autobus extraurbani in servizio a Lozza: in tal caso il bus da piazzale Gajard si immetterebbe nuovamente sulla provinciale, scenderebbe a Lozza per percorrerne poi via Cesare Battisti (la strada su cui si affacciano le locali scuole dell'infanzia e primaria) e scendere attraverso via Vittorio Veneto (la strada che con due tornanti conduce al cimitero) sino alla zona industriale, dove forse potrebbe avere il capolinea ed effettuare la manovra di conversione.

Per chi volesse approfondire: TPL Como Lecco Varese

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