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Foto Raffaele Coppola: La "bicicletta gialla" davanti al cimitero di Bizzozero

Le biciclette gratuite del Comune anche a Bizzozero, ma è polemica.


Lo scorso 8 novembre è stato lanciato a Varese (dopo Milano e Firenze) il progetto di "bike sharing a flusso libero" ovvero il servizio che prevede la possibilità di noleggiare a basso costo delle biciclette senza però il vincolo di doverle ritirare o consegnare in punti prestabiliti. Gli utenti infatti dovranno scaricare sul proprio smartphone un’app dedicata – disponibile sia per dispositivi iOS sia per device Android – geolocalizzare la "ofo bike" (le biciclette sono denominate così in omaggio all'azienda che cura il servizio, la OFO) più vicina attraverso la mappa integrata e sbloccare lo smart lock scannerizzando il suo QR code o quello posizionato sul parafango posteriore: l’app terrà conto in automatico del tragitto percorso e dei minuti di utilizzo. Giunti a destinazione è importante parcheggiare la bici in un punto che non sia di intralcio agli altri passanti e richiudere lo smart lock, lasciando così la bici a disposizione dei futuri ofo biker. Un avviso di fine corsa apparirà poi sull’app, informando l’utente sul costo della corsa stessa e fornendo un resoconto circa i chilometri percorsi e le calorie bruciate durante il tragitto.

L'innovativo servizio (gratuito sino a domani giovedì 16 novembre), sembra aver incuriosito i varesini che ne hanno subito approfittato, e fra essi anche qualche bizzozerese, ma purtroppo non sono mancate le brutte sorprese.

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Foto Raffaele Coppola: Una delle due biciclette recuperate da Ruffoni e poi lasciata a disposizione degli utenti vicino l'ingresso del cimitero

Così questa mattina Stefano Ruffoni, dalle pagine del gruppo Facebook Bizzozero&Bizzozeresi, ha denunciato dei vandalismi gratuiti che hanno interessato due delle trecento ofo bike attivate su Varese, una delle quali è stata abbandonata in mezzo al campo difronte al cimitero, mentre l'altra gettata fra i rovi che costeggiano il medesimo Campo Santo.

Visto che gli utilizzatori sono identificati e gli eventuali danni da essi arrecati a questi mezzi direttamente addebitati sulle carte di credito, l'ipotesi più probabile è che qualcuno abbia utilizzato tali biciclette lasciandole poi nei pressi del cimitero rionale, dove successivamente una mano ignota ritenendo di fare cosa divertente e magari pure spiritosa le ha spostate dove poi Ruffoni le ha trovate e recuperate.

Una circostanza che però non è passata sottosilenzio, visto che numerosi bizzozeresi su Facebook hanno manifestato il proprio disappunto per questi comportamenti stupidi se non incivili.

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