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Foto Mario Bianchi: L'omaggio a Carletto Ferrari

Rendere viva la memoria attraverso azioni concrete. E' stato questo il comune denominatore degli interventi

tenuti da Alessandra Pessina (Presidente ANPI Varese), Attilio Fontana (Sindaco di Varese) e Luigi Grossi (partigiano, nome di battaglia “Cin”) in occasione dell’omaggio pubblico a Carletto Ferrari (nella commemorazione della sua uccisione in via Hermada a Varese il 10 Gennaio 1945), tributato al Cimitero di Bizzozero davanti alla cappella della famiglia Ferrari, dove riposano le spoglie di Carletto, oggi alle 9:30.


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Foto Mario Bianchi: Il Sindaco Fontana al microfono, alla sua destra Cin e la Presidente ANPI-VA 

La Presidente Pessina ha brevemente introdotto la cerimonia sottolineando per prima l’importanza di rendere viva la memoria attraverso azioni concrete, dando poi la parola al Sindaco Fontana il quale ha sottolineato che la memoria non debba essere fine a se stessa, una cosa formale, ma bensì qualcosa di sostanziale. Bisogna ricordare, prosegue il Sindaco, ciò che Carletto Ferrari, uomo della nostra terra, uomo della nostra gente ha fatto per difendere la libertà e per contribuire a restituirci la libertà. Questo ricordo deve essere sempre più frequente ed intenso, in modo particolare in questi ultimi periodi di crescente disagio sociale (che si sta rappresentando in continui e preoccupanti episodi di violenza) dovuto alla situazione economica e che ci sta facendo dimenticare i valori della democrazia che Carletto, e molti altri con lui e come lui, hanno difeso sino alla fine pagando tutto ciò col prezzo più caro: la loro stessa vita. Proprio in questi momenti, conclude Fontana, si deve fare grande attenzione e grande coesione nel ricordo di questi sacrifici.


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Foto Mario Bianchi: Luigi Grossi (nome di battaglia Cin) mentre interviene

Il Cin (partigiano Luigi Grossi) integra ulteriormente il pensiero del primo cittadino di Varese con il concetto di “onore verso il sacrificio di questi uomini”, per lui ancora più importante del ricordo stesso. Onore che, attraverso il nostro impegno, deve essere portato a far si che non si riproducano simili condizioni, non ci siano più violenze di questo tipo. Grossi ci fa presente ciò che dice la nostra Costituzione, che è nata proprio grazie a questi sacrifici: detestare per sempre, evitare per sempre le guerre che sono il tragico momento per creare queste situazioni così tremende.” Dimentichiamo gli odi che per anni ci avevano inculcato, ma dimentichiamo anche le discriminazioni, i razzismi che sono così entrati in noi che allora ci erano stati inculcati e che oggi in molti italiani rimangono” è l’appello conclusivo del Cin . Queste sono le cose per le quali avevano lottato questi uomini. Onorare Carletto Ferrari e tutti questi uomini, conclude Grossi, vuol dire impegnarci noi a portare avanti quelle lotte che loro avevano fatto che gli sono costate così care, impegnarci noi per meritarla questa libertà perché sembra che ce ne siamo dimenticati e allora non dimentichiamo questi ragazzi e non dimentichiamo mai di impegnarci per ottenere quello che loro hanno voluto.

Al termine della cerimonia, la Presidente Pessina ha reso omaggio alla tomba di Carletto Ferrari deponendo un mazzo di fiori all’interno della Cappella dove riposa l’eroe bizzozerese. Alle ore 10:00, nella chiesa di S. Stefano, è stata celebrata una messa di suffragio.

Vedi anche: Carletto Ferrari, Commemorazione per Carletto Ferrari, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - Varese


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Foto Mario Bianchi: L'interno della Cappella Ferrari con i fiori per Carletto