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Foto Chiara Puricelli: Gli orsi polari di King George

Intervista a Chiara Puricelli, una bizzozerese tra gli orsi polari.


Abbiamo già avuto modo di parlare di “King George”, il libro in formato e-book scritto da Davide Gagliardi in cui ha avuto un ruolo chiave anche la bizzozerese Chiara Puricelli, che ne ha illustrato il testo con le fotografie che la coppia ha scattato durante un avventuroso viaggio in Canada.
Chiara oggi non risiede più a Bizzozero, sebbene i legami con il nostro rione siano ancora forti, non fosse per altro che a Bizzozero abitano ancora i suoi genitori, molto noti in paese soprattutto per l’attività pediatrica della madre, la dottoressa Magnoni; inoltre, visto che poi non si è allontanata di molto, cambiando solo quartiere di Varese, abbiamo anche avuto l’occasione di sentirla, per facci raccontare qualcosa in più di questa sua duplice esperienza: un viaggio ai confini del mondo e la collaborazione alla stesura di un romanzo.


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Chiara Puricelli

Chiara, raccontaci un po’ del vostro inusuale viaggio canadese: in particolare quale il percorso e le mete toccate ?
Io e davide siamo arrivati in Canada nel 2010, in luglio, con un visto vacanza-lavoro di 6 mesi. Siamo partiti da Vancouver e da lì ci siamo mossi usando sempre i mezzi pubblici (autobus o treno) attraversando tutto il paese. Abbiamo avuto modo di vedere le montagne rocciose fra Alberta e British Columbia,  lo Yukon, poi la capitale del nord, Yellowkinfe dove abbiamo visto la nostra prima aurora boreale,  il Saskatchewan e il  Manitoba con le loro immense praterie. In Manitoba il nostro viaggio ha subito una fase di arresto perché abbiamo trovato lavoro a Churchill sulla riva sud occidentale della baia di Hudson. Dopo la nostra pausa lavorativa il viaggio è continuato nel pieno dell’inverno  in Ontario e in Quebec per concludersi a Toronto da cui siamo ripartiti alla volta dell’Italia.


Churchill quindi ha rappresentato una tappa importante di questo vostro viaggio; l’esservi fermati per un periodo di tempo più lungo vi ha permesso di conoscere meglio questa località nota anche al di fuori dei confini del Canada per un suo fascino tutto particolare.
Churchill che ha alle spalle una lunga storia di avamposto commerciale, militare e portuale ora vive fondamentalmente di turismo, infatti è proprio da Churchill che passano gli orsi polari fra la fine di settembre  e il mese di  novembre per recarsi a caccia di foche dopo le loro esplorazioni estive nell’entroterra.  Churchill è stata una tappa importante nel nostro viaggio, fermandoci li per circa due mesi abbiamo avuto modo di vivere almeno per un poco quasi ai confini della realtà, siamo arrivati in settembre con la tundra in fiore e cieli limpidissimi e siamo ripartiti alla fine di novembre con -20° di media, luce per poche ore al giorno e neve ovunque, il tutto allietato da un vento gelido che a volte sfiorava i 70km orari. Churchill è piccolissima e per arrivarci si può usare solo l’aereo o il treno, è come un mini mondo ai confini del mondo, eppure nella sua perifericità riesce a catalizzare persone provenienti da luoghi e culture completamente differenti, lì abbiamo incontrato inuit, australiani, indiani, portoghesi e marocchini. I rapporti che abbiamo creato in quell’angolo sperduto sono stati credo una delle cose più belle che il Canada ci abbia lasciato.

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Foto Chiara Puricelli: Davide Gagliardi a Jasper

Dunque un viaggio “diverso”, che non ha nulla a che vedere con il turismo di massa. Forse è proprio questa sua diversità che ha portato Davide a scrivere questo suo primo romanzo ? Raccontaci qualcosa di quest’idea, quando è nata ?

E’ stato proprio a Churchill che Davide ha cominciato a inserire all’interno del suo diario appunti e idee che poi hanno trovato corpo in  King George. Il libro ha preso veramente corpo in Italia ma ovviamente contiene molto della nostra esperienza e delle riflessioni che il viaggio ha suscitato in noi, la nebbia di Prince Rupert, gli incontri al limite del surreale fatti nelle sale d’attesa delle stazioni della Greyhound, il gruppo dei Sette, l’onnipresente caffè americano e il ritmo lento, obbligato e mi spiace ripetermi, ai confini della realtà del viaggiare coi bus. Sali in una certa città in un certo Stato, viaggi di notte, ti fermi per fare pipì e sgranchirti un po’ nel mezzo del nulla, risali, dormi, leggi, guardi fuori e vedi sconfinate distese di alberi o piatte praterie o neve o cielo o nebbia…

King George, un racconto in cui le tue fotografie hanno un ruolo tutt’altro che accessorio…
Le foto sono state fatte in maniera totalmente scollegata dal libro e sulle prime non volevo neanche inserirle. Poi Davide mi ha convinta e devo dire che aveva ragione lui. Anche se col senno di poi, se avessi saputo del King George, avrei fatto altre foto, avrei scelto qualche soggetto in più, di certo quelle che hanno passato la lunga selezione sono giuste nel contesto del libro, rendono bene l’idea di quello che è l’ambiente canadese e nella loro dimensione di paesaggio puro, senza persone o troppi elementi umani, fanno da contraltare alle conversazioni che reggono il racconto.

 

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La copertina del libro

 

Però poi avete fatto anche un’altra scelta particolare, che sebbene in un’epoca ormai digitale, non è ancora scontata: avete pubblicato il racconto in formato e-book.
King George non potrebbe esistere in questa forma  se non fosse stato per la preziosissima collaborazione di Carlo Pinciroli che ha risolto i nostri dubbi e colmato le nostre abissali lacune tecnologiche trasformando  in un formato e-book il testo di Davide e le mie foto. Senza di lui non avremmo davvero saputo come fare e forse non ci sarebbe mai venuto in mente di creare un e-book.

Un canale distributivo in forte crescita ma ancora di nicchia. Come sta andando il libro ?
Al momento il libro sta andando abbastanza bene, siamo riusciti a diffonderne circa 150 copie e speriamo che l’interesse per il nostro lavoro continui a crescere, così da darci l’energia per portare avanti altri progetti a cui stiamo lavorando da tempo.

Il libro si trova solo in formato e-book sul sito www.amazon.it ed è acquistabile a soli 1.50 euro. Per chi ha un Kindle ovviamente l’operazione è più immediata ma il libro è visibile anche su semplici pc, basta scaricare al momento dell’acquisto, il programma di conversione gratuito messo a disposizione su Amazon ;  per chi ha un Kindle  c’è anche la possibilità di prendere il libro in prestito dalla biblioteca di Amazon in modo assolutamente gratuito. Per trovarlo basta digitare il titolo “king George” e il nome dell’autore Davide Gagliardi.

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