Si accende il dibattito attorno alla collocazione a Bizzozero del nuovo canile cittadino.
IN BREVE Sì al canile, ma non a Bizzozero. Questa la presa di posizione della Lega Nord in merito al progetto del Comune di Varese di realizzare il nuovo canile a Bizzozero, in località Duni. A motivare il dissenso i problemi ambientali che tale scelta comporterebbe, la vicinanza ad un'area residenziale, le difficoltà di accesso. Ne è scaturito un botta e risposta con un interrogativo lanciato sul tavolo: perché proprio ai Duni ?
|
Del canile a Bizzozero, in località Duni, si parla già dal 2021, quando in piena campagna elettorale per il rinnovo dell'amministrazione comunale, per adempiere ad un impegno assunto nella precedente campagna elettorale, la prima giunta Galimberti presentò un progetto per un nuovo, modernissimo centro per cani e gatti, indicando come area per la sua realizzazione il colle dei Duni a Bizzozero, ed indisse un'apposità gara d'appalto.
La gara andò deserta, Galimberti fu eletto per il suo secondo mandato, e il progetto accantonato, ma non cancellato, anzi vi si continuò a lavorare ripensandolo e reperendo i fondi per finanziarlo, sino al suo rilancio, avvenuto in grande stile lo scorso 14 febbraio, quando in un'affollata conferenza stampa congiunta tra Comune, Provincia, Regione e ATS, furono presentate le nuove linee guida e fu annunciato il suo finanziamento con 550.000€ messi a disposizione congiuntamente dagli enti in questione (300.000€ dal Comune, 150.000€ dalla Provincia e 100.000€ da ATS tramite Regione Lombardia).
Foto Raffaele Coppola: Da sinistra Nicoletta San Martino, Davide Galimberti, Guido Bertolaso, Salvatore Gioia, Marco Magrini alla conferenza stampa del 14 febbraio
Sin dall'inizio però erano ermesse delle criticità, recentemente riprese anche da La Prealpina del 19 maggio, che non hanno mai ricevuto risposte esauriente, e che ora la Lega Nord ha fatto sue aprendo il dibattito sul progetto con un comunicato stampa datato 17 giugno 2025:
COMUNICATO STAMPA La Lega dice no al canile in via Duno: “Scelta sbagliata, basta decisioni impopolari sulla pelle dei cittadini” Varese, 17 giugno 2025 – La Lega di Varese si oppone fermamente alla proposta di collocare il nuovo canile cittadino in via Duno. A ribadirlo è il segretario cittadino del partito, Marco Bordonaro che sottolinea come questa decisione venga calata dall’alto, senza alcun reale coinvolgimento dei cittadini e dei comitati di quartiere, come già accaduto nel caso di San Fermo. “La nuova collocazione è del tutto inadeguata e critica”, afferma il segretario. “Ancora una volta i quartieri subiscono decisioni imposte senza alcun confronto: i comitati vengono esautorati e i cittadini completamente ignorati. Via Duno è un’area di pregio naturalistico e ambientale: non capiamo il senso di voler posizionare il nuovo proprio lì. L’ennesima scelta irreversibile che rovinerà un altro pezzo di Varese.” A fare eco a questa posizione interviene anche una storica voce del quartiere, Gianluigi Lazzarini, già presidente di circoscrizione - un tempo, elettiva e non nominata - e volto noto della Lega a Varese. “Questo quartiere non può essere continuamente preso di mira ogni volta che si cerca un’area per nuove strutture. Prima c’era l’idea di collocarvi il nuovo carcere, ora il canile. Via Duno è una zona residenziale e tranquilla e con una struttura del genere a poca distanza dalle case non lo sarà più: questa decisione è incomprensibile. Amo molto gli animali ma ci sono certamente aree più adatte”. La Lega tiene a precisare di essere da sempre favorevole alla realizzazione di un nuovo canile, ritenendo l’attuale struttura ormai del tutto inadeguata. “Abbiamo combattuto per anni - sia nostri consiglieri comunali a Palazzo Estense sia in Regione, da cui arriva un cospicuo contributo - affinché Varese potesse avere un canile moderno e funzionale”, spiega il segretario. “Ma è necessario fare scelte intelligenti e condivise. Una proposta concreta già avanzata in passato dalla Lega è quella di realizzare la nuova struttura nell’area della Schiranna, dove non mancano gli spazi e dove l’impatto, sia dal punto di vista viabilistico sia ambientale, sarebbe minimo. Inoltre, quella zona, facilmente raggiungibile, consentirebbe sinergie con realtà vicine che già operano nel recupero di animali feriti o abbandonati”. In conclusione, la Lega ribadisce il proprio impegno per un nuovo canile a Varese, ma chiede che le scelte vengano fatte con buon senso, nel rispetto del territorio e dei cittadini: “Siamo a favore di un nuovo canile, ma non accettiamo che venga sacrificata una zona residenziale e naturale con una scelta illogica e imposta”.
|
Foto RC: Nicoletta San Martino Assessore sostenibilità sociale e tutela ambientale. Igiene e Decoro urbano.
Non si è fatta attendere la replica dell'assessore competente sulla questione, Nicoletta San Martino:
Ho letto con stupore la nota del segretario della Lega Bordonaro e la sua contrarietà alla scelta dell'area dei Duni per il nuovo canile. Sono anni infatti che si è individuata, addirittura durante la prima giunta Galimberti, quella zona come sede della nuova struttura. Si è trattata di una scelta perseguita e portata avanti fino alla definizione del progetto, che è quindi stato presentato e commentato nell’ultima commissione consiliare da maggioranza e opposizione in un clima di massima collaborazione. La dichiarazione che la scelta sia stata "calata dall'alto esautorando i consigli di quartiere” fa poi sorridere, considerando che proviene da una forza politica che da oltre due anni ha scelto di non rappresentare i propri elettori nei Consigli di Quartiere, poiché, a detta loro, "non servono per risolvere i problemi dei cittadini". Della critica alla scelta dell’area Duni sarebbe interessante sapere cosa ne pensano, oltre ai suoi colleghi di partito, anche regione Lombardia, regione guidata dalla Lega, che lo scorso 14 febbraio ha firmato, alla presenza dell'assessore al welfare Guido Bertolaso, l'accordo-quadro tra Regione Lombardia, Provincia e Comune di Varese, e che contribuisce con 100mila € in aggiunta ai 150mila stanziati dalla Provincia e i 300mila dal Comune alla realizzazione del futuro canile. Anche l’idea di spostare il canile alla Schiranna è curiosa, se si conosce il nostro territorio. Parliamo di aree come il Parco Luigi Zanzi e piazzale Roma e, comunque, sotto un profilo naturalistico-ambientale, ancora più tutelate, classificate come ZPS dalla Rete Natura 2000. Nel frattempo, noi continuiamo a lavorare per un canile moderno e funzionale, adeguato per animali, lavoratori e volontari, all'insegna della massima collaborazione tra enti e forze politiche, di cui la realizzazione di questo progetto è esempio virtuoso.
|
Da qui un secondo comunicato stampa della Lega, che coinvolge anche il consigliere regionale nonchè Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, il varesino Emanuele Monti, e che contiene anche un duro attacco proprio sul piano politico:
COMUNICATO STAMPA Riguardo il canile di Varese, sono necessarie alcune indispensabili puntualizzazioni. Innanzitutto, ribadiamo la necessità urgentissima di un nuovo canile, come sollecitato in anni di battaglie dai consiglieri comunali della Lega a cui va un grande ringraziamento, così come è necessario un plauso a Regione Lombardia che ha stanziato un importante finanziamento senza il quale il nuovo canile sarebbe ancora un pour-parler, come troppi progetti della giunta Galimberti. Regione Lombardia non ha potere di scelta o indicazione su dove vada collocato il canile; è una scelta politica che compete in questo caso al solo Comune, che individua l’area, e nessun altro entra nel merito di questa decisione. A tal proposito, anche il consigliere regionale Emanuele Monti, tramite un accesso agli atti, ha verificato che l’indicazione di tale area non è una scelta di Ats Insubria quanto una presa d’atto di quanto deciso in Comune. L’area è stata giudicata idonea ad ospitare una struttura del genere ma ciò non significa che sia la migliore o l’unica alternativa: inizia ad insospettirci che si insista così tanto per realizzarla in quest’area, quando le alternative sono tante (anche, eventualmente, rigenerando un’area senza consumare suolo vergine, obiettivo “consumo di suolo zero”). Sarebbe interessante, anche dal punto di vista giornalistico, approfondire del perché si voglia fare proprio ai Duni, scontentando i residenti e sacrificando un’eccezionale area verde. Se volete cercare contraddizioni, potete anche leggere il documento del Comune di luglio 2024, “Piano di Governo del Territorio, Varese e le 5 città – Valutazione ambientale strategica – Documento di scoping” in cui è sancito che “l’area dei Duni a Bizzozero si presenta come uno spazio naturale incontaminato da preservare e dedicare agli sport all’aria aperta.” Perché dunque il Comune ha deciso di sacrificarla? Ci spiace constatare come l’atteggiamento responsabile di Regione Lombardia nei confronti di una maggioranza in Comune di segno politico diverso diventi il pretesto per bastonare mediaticamente la Lega, la cui unica colpa è di riportare i problemi della gente e dei quartieri, che vedono decisioni molto impattanti decise in sordina nelle stanze di Palazzo Estense senza la minima condivisione con chi quei territori li vive e mettendoli di fronte al fatto compiuto. In più, di fronte alle proteste, vigliaccamente non hanno nemmeno il coraggio di prendersi la responsabilità politica delle loro scelte.
|
L'attuale stato di fatto dell'area, con evidenziati in rosso gli spazi che sarebbero destinati alla nuova struttura
Al di là del dibattito politico, crediamo comunque utile richiamare qui le criticità sin qui emerse che si spera vengano affrontate organicamente nel caso il progetto venga portato avanti:
LE CRITICITA' DEL PROGETTO VIABILITA': Anche a fronte di una nostra precisa domanda durante la presentazione del progetto dello scorso 14 febbraio, non pare ancora essere stato preso in considerazione alcun intervento sulla viabilità locale a sostegno della nuova realizzazione, in particolare per migliorare la sicurezza dell'incrocio di viale Borri con largo Gajard, e adeguare l'accessibilità alla nuova struttura per la quale l'attuale via d'accesso (una doppia stretta carreggiata a senso unico, tal volta interrotta in occasione dei nubifragi) sembrerebbe insufficiente. SERVIZI URBANISTICI: In conferenza stampa il sindaco di Varese Davide Galimberti ha aggiunto che in occasione della realizzazione del progetto è prevista l'estensione della rete fognaria cittadina anche a questa zona di Varese oggi sprovvista, senza però specificarne tempistiche ed estensione. AMBIENTE: L'area individuata oggi è parte significativa di un importante corridoio ecologico che potrebbe essere compromesso direttamente dalle aree occupate dalla nuova struttura, ed indirettamente dalle interferenze che la presenza degli animali ivi ospitate causerebbe. SERVIZI ACCESSORI: Nell'accordo sottoscritto a febbraio 2025 non si parla di aree verdi pubbliche e di aree parcheggio, che pure erano previste nel progetto del 2021 e che è facile ipotizzare vi saranno anche nel nuovo, sebbene probabilmente con una superficie più contenuta. |
Articoli correlati: FOCUS Canile; Il nuovo canile a Bizzozero; Il canile fa discutere; Cimitero per cani a Bizzozero ?; Pressing per il canile a Bizzozero; Bizzozero, nuovo canile sempre più vicino; Il canile che verrà; Perchè no il canile ai Duni; Deserta la gara per il nuovo canile; Si torna a parlare del canile a Bizzozero; 550 mila euro per il canile a Bizzozero