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Foto Mario Bianchi: La Farmacia Baraldi di via Adriatico

Le farmacie bizzozeresi aderiscono all'iniziativa in essere dall'8 al 14 febbraio.


600.000 persone in Italia non possono permettersi le cure, ecco allora che torna la Giornata di Raccolta del Farmaco - GRF, ed è la 22^ volta. Come dal 2020 l'appuntamento durerà una settimana, da oggi martedì 8 febbraio a lunedì 14 febbraio.

In questi giorni, sarà possibile acquistare uno o più medicinali da banco in una delle oltre 4.800 farmacie che, in tutta Italia, aderiscono all’iniziativa (riconoscibili dal fatto che espongono la locandina della GRF), e tra questa la Farmacia Baraldi di Bizzozero, ma anche la Farmacia Santa Maria, appena fuori i confini di Bizzozero e gestita da una bizzozerese.

I medicinali raccolti (421.904 confezioni nel 2019, pari a un valore di 3.069.595 euro; 5.319.728 confezioni nei primi 20 anni, pari a un valore di 34.155.450 euro) saranno consegnati agli oltre 1.800 enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico. Si tratta di realtà che offrono cure e medicine gratuite a chi non può permettersele per ragioni economiche. La Giornata è resa possibile da oltre 20.000 volontari che svolgono il turno in farmacia e da più di 15.000 farmacisti.
La GRF si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio di Aifa, in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute e Egualia. La GRF è realizzata grazie all’importante contributo incondizionato di IBSA e Teva e al sostegno di EG Stada Group, Bausch+Lomb, DOC Generici e DHL.

Un insieme di forze perchè c’è un grande bisogno. C’è un’emergenza che, con o senza Covid, si protrae da anni (e col Covid si è aggravata): si tratta delle persone in condizione di povertà sanitaria. Nel 2021, erano 600.000, e hanno chiesto aiuto alle realtà assistenziali per farsi curare, (163.000 persone in più del 2020, pari al +37%).

Ma c’è un’altra ragione, oltre all’urgenza di chi è povero, per partecipare: la tenuta sociale del Paese, senza realtà benefiche e assistenziali, sarebbe stata e sarebbe tuttora e rischio. Per guardare al futuro con speranza, servono grandi movimenti di gratuità.

Il volontariato (che, nel nostro caso, è composto dai volontari del Banco e dai farmacisti) e quella parte del mondo imprenditoriale che considera il bene comune parte integrante del proprio modello di sviluppo (che, nel nostro caso, è composto da tutte le aziende che ci sostengono), sono i soggetti che meglio esprimo esprimono e testimoniano questa possibilità di speranza.

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