Planimetria con la suddivisione delle aree funzionali per il nuovo parco-canile-gattile

"Non è il posto giusto" lamentano alcuni residenti e non solo.


E' stata una delle prime prese di posizione di Matteo Bianchi all'inizio della campagna elettorale, in occasione della sua prima visita a Bizzozero: "il canile dov'è non va bene, bisogna farne al più presto uno nuovo ed in un'altra posizione, ma non ai Duni, una scelta sbagliata, fatta probabilmente solo per esigenze elettorali", aveva spiegato il candidato sindaco del centrodestra.

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Gianluigi Lazzarini

Ma perchè i Duni sarebbero una scelta sbagliata ? Prova a spiegarcelo Gianluigi Lazzarini, già presidente della Circoscrizione 6 e consigliere comunale a Varese nelle file della Lega, ma anche residente ai Duni: "Non è un problema politico - precisa subito Lazzarini-, non si vuole bocciare la proposta perchè viene da una parte politica diversa dalla mia, ma perchè vi sono almeno quattro importanti problemi pratici che rendono questo progetto pure interessante, inadeguato nella sua localizzazione:

  • in primo luogo si va a portare l'ennesima struttura sull'asse di viale Borri, che già oggi è l'arteria più trafficata di Varese;
  • in secondo luogo l'accesso all'area avviene attraverso una strada molto stretta, inadatta a sopportare un traffico diverso da quello residenziale, tanto più che il progetto non prevede la realizzazione di un semplice canile, ma di un vero e proprio centro multifunzione a servizio degli animali d'affezione (è previsto anche un gattile) con tanto di ampio parco pubblico attrezzato;
  • in terzo luogo va ad interferire con il corridoio ecologico per il transito degli animali tra i due rami del Parco Cintura Verde - Varese Sud, ovvero il ramo che comprende la Malcollina e quello che si estende nella valle del Selvagna - Piana di Luco; infatti anche se la struttura - e le relative opere di urbanizzazione - non dovessero andare a toccare direttamente l'area boschiva, la vicinanza dei cani e dei gatti crea necessariamente delle interferenze
  • infine, la vicinanza del complesso alle abitazioni, non può non creare preoccupazione sul piano acustico, sarebbe innaturale pretendere che i cani non abbaino o lo facciano "sotto voce", e come dimostrano anche le meno invasive "aree cani" realizzate in diversi quartieri, le barriere naturali di filari di alberi non possono fare miracoli".

canile 2021-07-28 stato di fatto con corridio ecologico
Evidenziata in giallo l'area boschiva che oggi funge da corridoio ecologico tra la Malcollina e la valle del Selvagna - Piana di Luco,
in rosso l'area destinata al nuovo parco-canile, sulla parte destra le abitazioni della zona residenziale

A queste osservazioni tecniche si aggiunge anche il timore raccolto presso altri residenti, che temono un significativo deprezzamento del valore dei loro immobili, a causa della vicinanza con una struttura di tale natura e dei disagi conseguenti sopra illustrati.

La valutazionefinale  spetterà alla prossima amministrazione cittadina, chiunque sia a guidarla.

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