Il progetto della nuova rotatoria all'incrocio tra viale Borri e via Piana di Luco
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L'assessore ai lavori pubblici spiega le scelte su via Piana di Luco.


"Il progetto della nuova via Piana di Luco - esordisce Andrea Civati, assessore ai lavori pubblici del Comune di Varese che abbiamo interpellato dopo che il nostro giornale per primo ha presentato il progetto sulla nuova via Piana di Luco, progetto che ha sollevato diverse perplessità per l'impatto ambientale-urbanistico che comporterebbe, e che come abbiamo "svelato" ieri prevede già una copertura finanziaria di 3.500.000 euro - in realtà è un progetto di cui si parlata da molti anni, come altri a Varese, che la nostra amministrazione ha finalmente ripreso in mano aggiornandoli e rendendoli attuabili".

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L'assessore ai lavori pubblici avv. Andrea Civati

In effetti la richiesta di mettere in sicurezza il pericoloso incrocio Borri-Piana di Luco è vecchia di decenni, come pure quella di migliorarne il tracciato, allargandone la carreggiata per consentire un passaggio in sicurezza almeno a due auto che si incrociano, però la soluzione adottata da alcuni viene giudicata troppo invasiva rispetto al contesto naturale in cui si inserisce ...

"Il progetto - ha dunque proseguito Civati - nasce per affrontare quattro problematiche:

1. la realizzazione di una nuova rete fognaria che finalmente separi le acque meteoriche da quelle fognarie (che invece a Bizzozero oggi utilizzano la stessa rete) e che possa adeguatamente gestire l'accresciuta quantità di acqua raccolta (sia per l'aumento delle abitazioni, sia per l'aumento delle precipitazioni temporalesche degli ultimi anni);

2. la messa in sicurezza di un incrocio pericoloso in cui sono avvenuti numerosi incidenti, alcuni anche gravi, su cui le precedenti amministrazioni non sono mai intervenute;

3. portare avanti la realizzazione del nuovo "accesso sud", costituita dal sistema complesso composto dalle rotonde attorno alla nuova Esselunga, dalla nuova via Selene, dall'adeguamento di via Per Schianno-via Gramsci, e appunto dalla nuova via Piana di Luco; ciò consentirà di alleggerire lo snodo di via Gasparotto e di togliere il traffico di passaggio da viale Borri, sia quello veicolare - che potrà "saltare" viale Borri per raggiungere viale Europa e l’autostrada più velocemente -, sia quello pesante  - di cui sarà interdetto il transito in via Piana di Luco che saranno invece convogliati su via Selene -;

4. creare un percorso in sicurezza, sia per i pedoni che per le biciclette, che oggi sostanzialmente non possono utilizzare tale strada senza correre realmente seri pericoli per la loro incolumità".

 

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l progetto del nuovo sistema fognario di via Piana di Luco
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Ma la strada deve essere proprio così larga ?

"La carreggiata prevista per gli autoveicoli è di 6,5 metri, più stretta che in gran parte dell'odierno tracciato di viale Borri; realizzarla più stretta - ci dicono i tecnici che hanno curato il progetto - vuol dire non garantire quella percorribilità agevole ed in sicurezza ai veicoli che si incrociano, il resto è dato dal passaggio in sicurezza per i pedoni e le biciclette, e dalle opere di messa in sicurezza del bordo strada".


Sezione del progetto per la nuova via Piana di Luco
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E la rotonda ? Non appare fin troppo ampia ? inoltre è prevista in posizione diversa rispetto all'attuale incrocio, andando così a sacrificare altro verde ...

"Le dimensioni della rotonda devono rispondere alle prescrizioni del codice della strada, farne una più piccola su una strada così importante e trafficata come viale Borri vorrebbe dire creare una strozzatura, con tutte le ricadute negative del caso. La sua posizione è poi determinata da due esigenze che si sovrappongono: quella di avere un adeguato spazio a disposizione, che non presenti eccessivi dislivelli, e quella di andare a ricoprire il nuovo nodo fognario, che come la rotonda ha bisogno di adeguato spazio, precise pendenze e linee di sviluppo che non formino curve ed anse e che dunque trova lì un'adeguata soluzione".

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Composizione grafica Mario Bianchi: Il nuovo incrocio viale Borri - via Piana di Luco

Lei parla di "accesso sud", ma manca ancora il tassello relativo al tratto via Per Schianno (del Comune di Varese) e via Gramsci (del Comune di Gazzada-Schianno), su cui i mezzi pesanti avranno comunque non poche difficoltà ...

"Via Gramsci ricade nel territorio del Comune di Gazzada-Schianno, ma non è la parte più problematica, risultando rettilinea ed avendo una carreggiata minima accettabile, il problema che resta da affrontare è via Per Schianno che presenta un restringimento: su questo tratto di strada si interverrà al più presto in conseguenza degli altri cantieri, ma per realizzare questo più ampio progetto è stato necessario sfruttare le occasioni che si sono presentate (come l'intervento di Esselunga, o un finanziamento regionale), attendere di poter realizzare tutto insieme avrebbe voluto dire ancora una volta non fare nulla, come nugli ultimi 50 anni, da quando qui è stata creata la zona industriale; ora invece siamo molto vicini all'obiettivo".

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Foto Raffaele Coppola: Via Per Schianno - via Antonio Gramsci con due auto che si incrociano in spazi ristretti

Per approfondire: Ecco il progetto per la nuova via Piana di Luco; "Non serve una superstrada per via Piana di Luco"; Via Piana di Luco: gli "Amici" chiedono un incontro con il sindaco; "Un simbolo della distruzione del verde"; Via Piana di Luco chiusa ai mezzi pesanti; 3 milioni e mezzo di euro per via Piana di Luco