Porosini Coen Alberto 20160526 COP bis 500px
Alberto Coen Porisini

BIZZOZERO.NET intervista il candidato della lista "Varese Praticittà" Alberto Coen Porisini.


In vista delle elezioni comunali BIZZOZERO.NET ha proposto un'intervista scritta a tutti i candidati in Consiglio Comunale di Bizzozero o che per Bizzozero intendono impegnarsi; una alla volta pubblichiamo le singole interviste di coloro che hanno risposto alle nostre domande. In questo caso a rispondere è Alberto Coen Porisini, candidato nella lista "Varese Praticittà" a sostegno della candidatura a sindaco di Davide Galimberti.

In che modo è legato a Bizzozero?
Il mio legame forte con Bizzozero deriva dall’aver sempre creduto che fosse il luogo giusto per far crescere la sede varesina dell’Università degli Studi dell’Insubria, tramite lo sviluppo del Campus Bizzozero. Ho sempre creduto che l’Università sia un luogo per tutti, e non solo per gli studenti, dove i servizi realizzati/offerti – ad esempio gli impianti sportivi, o i campus estivi, siano rivolti ai cittadini tutti, in un’ottica di integrazione e di sviluppo. Ho scoperto, una realtà orgogliosa della propria identità ma attenta alle novità e con tanta voglia di essere uno dei rioni “forti di Varese”. Ho conosciuto molti Bizzozeresi durante gli anni da Rettore che si sono aggiunti agli amici di vecchia data di chi come me è cresciuto a Varese.

Quali sono le sue esperienze personali, professionali e/o politiche?
Sono un professore universitario che ha sempre lavorato nel mondo accademico. Gli ultimi 20 anni della mia vita professionale l’ho passata a Varese impegnandomi per lo sviluppo dell’Università degli Studi dell’Insubria, Ateneo del quale ho avuto l’onore di essere il Rettore dal 2012 al 2018. Non ho esperienza di tipo politico, ma ho maturato un’esperienza di tipo amministrativo/gestionale durante gli anni da Rettore.

Quale futuro/ruolo vede per Bizzozero all'interno della città?
Bizzozero è collocato lungo l’asse di attraversamento Sud/Nord di Varese ed è il primo rione che si incontra provenendo dalla Varesina. È la meta quotidiana di migliaia di persone per la presenza dell’Università, dell’ATS e di alcune realtà produttive importanti. Bisogna far sì che diventi un rione che offra servizi a coloro che vi vivono e a coloro che vi si recano quotidianamente. Penso che la presenza dell’Università possa continuare a giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo dei servizi e nell’innalzamento della qualità della vita per tutti coloro che hanno la fortuna di vivere, lavorare e studiare a Bizzozero.

Quali progetti per Bizzozero cercherà di realizzare?
Cercherò di affrontare i problemi che coinvolgono diversi rioni, incluso Bizzozero, quali ad esempio il traffico, i collegamenti con il resto della città e con Milano, la presenza di servizi per i cittadini e la vicinanza dell’Amministrazione Comunale.
Molti di questi aspetti ricadono nelle tematiche del Piano Nazionale di Recupero e Resilienza e quindi possono essere affrontati attraverso degli investimenti mirati. Ad esempio, la digitalizzazione può fare molto per avvicinare l’Amministrazione al cittadino e per dare servizi, ma può anche contribuire ad elaborare soluzioni che rendano più fluido il traffico. Lo sviluppo di una mobilità sostenibile consentirà di migliorare i collegamenti verso il centro città e a diminuire il traffico veicolare.

Cosa pensa dei Consigli di Quartiere istituiti dall'Amministrazione Galimberti? Come comunque migliorare la comunicazione tra territorio-cittadini e istituzioni?
Ritengo che il dialogo con i cittadini sia fondamentale per potere amministrare al meglio una città. I consigli di quartiere sono uno strumento interessante attraverso cui è possibile avvicinare l’Amministrazione ai cittadini e rappresentano un luogo dove discutere i problemi dei quartieri e progettare le soluzioni insieme all’Amministrazione. Perché funzionino devono essere partecipati dai cittadini.
Più in generale bisogna stimolare una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita “amministrativa” attraverso innanzitutto una migliore diffusione delle informazioni relative all’attività delle istituzioni comunali (e non solo). Le tecnologie digitali rappresentano un’opportunità fondamentale che possono permettere un dialogo continuo tra cittadini e Amministrazione.

Come eventuale consigliere comunale sarà o potrebbe essere chiamato ad esprimersi su alcuni progetti dibattuti, quali: progetto per ultimare la nuova via Selene, realizzazione e progetto per la nuova rotonda tra via Piana di Luco e viale Borri, realizzazione e progetto per la nuova via Piana di Luco, bretella Gasparotto-Borri, le piste ciclabili lungo tutto il tracciato di viale Borri e via Monte Generoso, il parcheggio in fondo a vicolo Eupili, la realizzazione di un'area umida presso il parco delle farfalle di via Fusinato, la realizzazione di un collegamento pedonale tra il parco delle farfalle di via Fusinato e il Campus Bizzozero, la realizzazione del canile in via Duno, la realizzazione di nuovi edifici per la crescita del campus universitario; lei ha già una posizione definita su questi progetti o su alcuni di essi ? sa già come pensa voterebbe ?
Questi progetti riguardano temi diversi, alcuni sono pronti per essere attuati, altri sono ancora allo stato di ipotesi e altri ancora sono stati, di fatto, abbandonati. In alcuni casi si tratta di progetti sui quali mi sono fatto un’idea. In tutti i casi il mio impegno è quello di ascoltare e discutere con tutti coloro che vorranno dare un contributo costruttivo.
Ad esempio, l’ultimazione della nuova via Selene, la nuova rotonda tra via Piana di Luco e viale Borri e la nuova via Piana di Luco fanno parte di un intervento complessivo volto a ridurre il traffico di attraversamento che oggi intasa viale Borri, creando una viabilità alternativa che risolverebbe anche l’annoso problema dell’accesso alla zona industriale di Schianno. Sono favorevole.
La bretella Gasparotto-Borri non penso sia più sul tavolo delle ipotesi percorribili.
In generale ritengo che gli interventi volti a rendere la mobilità più sostenibile, ivi compresa la creazione di piste ciclabili siano da perseguire.
Per quanto riguarda lo sviluppo del Campus universitario, a oggi è stato approvato un masterplan che individua una serie d’interventi e le aree in cui possono essere eseguiti. L’Ateneo sta lavorando alla presentazione del “piano unitario” che è un documento che riporterà in modo compiuto gli interventi da realizzare. Il mio pensiero a riguardo è che ci sia spazio per una crescita (in particolare di aule, che oggi mancano) ma va salvaguardata la peculiarità del Campus Bizzozero, ossia di essere un “Campus giardino” con tanto verde fruibile da tutti. L’Ateneo può svilupparsi anche usando gli spazi all’interno dell’area dell’ex Ospedale Psichiatrico, così come è avvenuto durante il mio Rettorato (Padiglione Rossi). Oggi purtroppo l’ATS Insubria non è più disponibile a cedere ulteriori padiglioni nonostante ci fosse un accordo firmato che prevedeva la cessione del padiglione direzionale.
Esiste già un collegamento pedonale tra il Campus e l’area delle Bustecche. È stato realizzato nel periodo in cui l’Ateneo ha utilizzato la cosiddetta “Piramide” come aula. È senz’altro possibile creare un secondo sentiero pedonale, soprattutto se vi sarà uno sviluppo del cosiddetto campus diffuso (ossia i luoghi di residenza degli studenti) alle Bustecche.

Ha un sogno, anche se magari impossibile o di difficile realizzazione, per Bizzozero?
Penso che un amministratore non debba sognare, ma debba costruire dei progetti, insieme ai cittadini, che migliorino la qualità della vita di tutti, progetti che devono essere concreti e realizzabili. Questo è un momento straordinario perché, a differenza del passato, vi sono le risorse per realizzare degli interventi che fino a qualche anno fa erano impensabili. L’Amministrazione Galimberti ha già dato prova di essere capace di sviluppare progetti e trovare le risorse mediante la partecipazione a bandi emanati da diverse istituzioni (Unione Europea, Ministeri, Regione, ecc.). Dobbiamo continuare assieme coinvolgendo sempre più cittadini.

Perchè i bizzozeresi dovrebbero votare proprio lei e non un altro candidato magari della sua stessa lista?
Sono una persona che ascolta e che s’impegna per trovare soluzioni ai problemi. So per esperienza che è importante occuparsi sia delle piccole cose che fanno la differenza nella vita quotidiana, e che bisogna avere dei progetti più a lungo termine che aiutino a trasformare in meglio i luoghi in cui viviamo e lavoriamo, adeguandoli alle nuove sfide che la società moderna ci pone.

VaresePraticittà 20210801 logo

Per approfondire: Speciale elezioni 2021