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Foto Raffaele Coppola: Don Ernesto Mandelli

RMFonline intervista don Ernesto Mandelli, cappellano del Molina.


"Sessant’anni di sacerdozio, ventidue alla parrocchia di Lissago, quasi dieci da cappellano nella storica casa di riposo in viale Borri. Prete degli ultimi, primo dei misericordiosi"; inizia così l'intervista che Massimo Lodi, una delle firme più autorevoli del giornalismo varesino, ha realizzato con don Ernesto Mandelli, cappellano della Fondazione Molina, per RMFonline, la testata digitale di Radio Missione Francescana, l'emittente radiofonica edita dai frati cappuccini con sede in viale Borri, presso il convento dei religiosi francescani.

Un'intervista a tratti toccante, che affronta il tema della pandemia al Molina, della scienza, del Natale autentico, della solidarietà, e che così facendo permette di conoscere un poco una figura poco nota a Bizzozero al di fuori delle mura del Molina, ma indubbio spessore umano e morale, un'intervista tutta da leggere e ben rappresentata dal titolo: "Candele", che riprende un toccante passaggio dell'intervista, in cui don Ernesto, riferendosi agli ospiti del Molina, che durante questa pandemia sono costretti ad una lontananza ancora maggiore dai propri affetti, così li descrive: "Candele che sembrano spente anche quando sono ancora accese. Le alimentiamo con la speranza".

Per leggere l'intervista: Candele

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Sessant’anni di sacerdozio, ventidue alla parrocchia di Lissago, quasi dieci da cappellano nella storica casa di riposo in viale Borri. Prete degli ultimi, primo dei misericordiosi.