danza per via selene 20201121 ERI BLUFF varese ama via selene

Foto Eri Bluff: La danza simbolica realizzata in via Selene

Nuove iniziative per bloccare i lavori su via Selene.

 


Lo scorso fine settimana hanno preso corpo nuove iniziative civiche che si pongono lo scopo di fermare i lavori per la realizzazione della terza rotonda della nuova Esselunga e della "nuova" via Selene, con il fine di preservarne il contesto ambientale.

 

La prima ha avuto luogo sabato 21 novembre nei pressi del cantiere, quando con un flash mob è stata proposta una danza simbolica realizzata da Francesca Alberti, Laura Castoldi ed Anna Venegoni, documentata poi da alcuni scatti postati in rete accompagnati da un breve testo esplicativo:

 

Il post su Facebook che documenta l'esibizione

 

Quindi è stata lanciata una petizione on line (accessibile attraverso il link http://chng.it/D8rhRzw7) per chiedere lo stop dei lavori, che in poche ore ha già raccolto oltre un centinaio di adesioni, e che nella sua presentazione espone il pensiero dei promotori:

   

 

 

Ribadendo che la risoluzione dei problemi di viabilità per la città di Varese è una priorità,

CHIEDIAMO alla Amministrazione Comunale di Varese

di verificare soluzioni alternative che evitino lo scempio ecologico e paesaggistico in atto ai margini dell’area “Parco Cintura Verde Sud Varese”, protetta dal PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale).

Siamo un gruppo di cittadini che amano la palude Stoppada e i boschi del Parco Area Sud Varese e vogliono proteggerli dall’imminente costruzione di una rotonda di svincolo in uscita dal raccordo autostradale, denominata terza rotonda, che verrà costruita ai margini di questa delicata e preziosa area naturale.

La rotonda e il previsto conseguente collegamento alla via Selene stanno avvenendo in questi giorni con la cementificazione di un’area vergine, con grande movimento di terra, taglio di piante, danno irreparabile a un piccolo e importante ecosistema.


CONSIDERATO CHE

1) Impatto ambientale

· L’area interessata dalla “terza rotonda” e dal previsto collegamento con Via Selene è ai margini della palude Stoppada, zona protetta dal PLIS. Il fatto di essere “ai margini” non può significare che venga interessata da cementificazione e da un nuovo collegamento realizzato principalmente per convogliare il traffico di mezzi pesanti (100 autoarticolati alla settimana da quanto previsto).
Ciò comporterebbe un gravissimo impatto ambientale in una zona intatta, chiusa fra la ferrovia e la riva boschiva che scende dalla zona dietro san Carlo-Viale Borri. Questo impatto inciderebbe notevolmente sull’area protetta.
· Il programma elettorale dell’attuale amministrazione comunale dichiarava che non si sarebbero assunte decisioni che avrebbero diminuito il verde presente in città, come sta invece avvenendo con la costruzione della terza rotonda, con un grande consumo di suolo vergine.
· La palude non è inaridita, come asserito dall’Assessore all’Ambiente durante la riunione in streaming del 12 novembre delle Commissioni Urbanistica, Lavori Pubblici, Tutela Ambientale del Comune di Varese.
· Dopo anni dalla chiusura della Malerba la palude ha avuto modo di depurarsi e rigenerarsi, sarebbe gravissimo pensare a un nuovo suo deperimento.
· Il finanziamento della Regione per la via Selene potrebbe essere ben incanalato in un progetto di reale valorizzazione della area PLIS, con manutenzione dei boschi, dei sentieri, adeguata segnaletica, ecc.
· L’idea di una pista ciclabile, presentata come possibilità di valorizzazione dell’area umida, si porrebbe a fianco di una strada percorsa da tir e, da come disegnato nel progetto, partirà dalla rotonda e finirà, dopo poche centinaia di metri, direttamente nella palude!! La ciclabile non avrebbe nessun collegamento con altre ciclabili poiché non ne esistono né in via Gasparotto né in Viale Europa. La pista ciclabile passerebbe su una rotonda di svincolo di uscita dal raccordo autostradale.


2) Viabilità/traffico

· Le condizioni viabilistiche sono decisamente mutate rispetto agli anni in cui è stato elaborato sia il PGT che il progetto Esselunga. Con la prevista cancellazione dal PGT della bretella Gasparotto / Borri, con l’adeguamento di Largo Flaiano (recentissimamente finanziato), con la realizzazione in atto delle 2 rotonde davanti alla nuova Esselunga, il problema del traffico in entrata a Varese potrebbe essere già sufficientemente risolto.
· La tendenza delle amministrazioni, riguardo alle vie di accesso ai centri città è quella di allontanare il traffico pesante. Nel caso di Varese, con il progetto di collegamento Via Selene, si andrebbe nella direzione opposta: far arrivare il traffico pesante a ridosso del centro di Varese, per poi farlo confluire nella zona industriale di Schianno.
· L’alternativa di migliorare l’attuale percorso che i mezzi pesanti utilizzano per arrivare alla zona industriale di Gazzada-Schianno sembra, visto il punto precedente, la soluzione più ragionevole. (L’attuale percorso è uscita Gazzada dell’Autostrada Milano Varese, bretella pedemontana fino a Ponte Vedano, parte bassa di Viale Borri fino alla Via Piana di Luco). Via Piana di Luco infatti già esiste e non vi sono insediamenti lungo il tracciato, al contrario di Via Selene.
· Una seconda alternativa da considerare potrebbe essere l’ampliamento del “ponticello” che collega l’attuale Via Selene con Via Gasparotto.

3) Impatto sui residenti di Via Selene
· Nel disegno del progetto di collegamento si trovano i terreni di proprietà di alcuni dei residenti di Via Selene. Terreni che sono sempre stati coltivati e curati.
· Via Selene è una via Privata.

Consapevoli che i progetti in atto sono frutto di precedenti amministrazioni

C H I E D I A M O al sindaco di Varese, Davide Galimberti

DI SOSPENDERE I LAVORI DELLA TERZA ROTONDA, BLOCCARE LA PREVISIONE DI COLLAGAMENTO CON VIA SELENE E APRIRE UN TAVOLO DI CONFRONTO

con contraddittorio tra Amministrazione, Associazioni locali e Cittadini, per avere un vero coinvolgimento nelle scelte che riguardano il nostro territorio, in particolare:

· Chiarire come una strada ai margini di un’aerea protetta possa rientrare in un progetto che la vede come via principale del traffico di mezzi pesanti.
· Valutare una revisione del progetto alla luce delle novità introdotte dal progetto Largo Flaiano
· Avere un’attenta verifica da parte di esperti di Traffico e Viabilità sulla necessità della costruzione della terza rotonda-svincolo autostradale e del previsto collegamento con Via Selene, con un’analisi delle possibili alternative.
· Chiarire il tragitto della pista ciclabile
· Fornire spiegazioni precise su quanto prospettato circa la possibilità da parte di Esselunga di riversare le proprie acque nella palude Stoppada. La palude è un ecosistema delicato che non consente modifiche non necessarie ed è storicamente documentata nei catasti, già dal Catasto Teresiano del 1724.
· Valutare la possibilità di incanalare il finanziamento della Regione per la via Selene in un progetto di reale valorizzazione della area “Parco Cintura Verde Sud Varese”.

Promossa da:
Francesca Alberti
Antenore Alberti
Simona Daneluzzo
Giacomo Castana

 

 

   

Il tutto è poi sostenuto anche da una pagina Facebook appositamente creata e denominata "Varese ama (via) Selene": https://www.facebook.com/viaselenevarese/

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