nuova esselunga 20200807 COP nuova viabilità

L'area della nuova Esselunga e la sua futura sistemazione

La congiunzione tra nuova e vecchia viabilità al centro della riflessione di Bruno Dalla Valle.

 


A seguito delle ultime informazioni diffuse relativamente al progetto di sistemazione urbanistica attorno alla nuova Esselunga di via Gasparotto, ed in particolare per quanto riguarda l'area di via Selene, Bruno Dalla Valle, già intervenuto in merito nei giorni scorsi, ha condiviso le sue riflessioni, che di seguito riprendiamo:

 

   

 

 

Aggiornamenti a seguito di opportuni approfondimenti del problema:

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Il progetto della nuova sistemazione viabilistica prevista attorno al nuovo punto vendita di Esselunga in via Gasparotto. Sul retro il tracciato della bretella Gasparotto-Borri, al momento fermato.


Dopo attenta osservazione delle immagini riportate, appare evidente come l’invisa bretella Gasparotto-Borri non sia ancora sparita dalle possibili realizzazioni future e rimanga invece nel cassetto, pronta ad essere realizzata da un’eventuale malaugurata futura giunta consenziente. Ciò, evidentemente, non mi sta bene, perché i problemi viabilistici relativi a Viale Borri non verrebbero certo mitigati… tutt’altro!

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Grafica Raffaele Coppola: La nuova sistemazione prevista attorno alla nascente Esselunga, con ancora visibile il tracciato della bretella Gasparotto-Borri

Risulta inoltre, da notizie raccolte, che Via Selene non verrebbe subito adeguata -per quanto riguarda il calibro dell’intero suo tratto- al transito dei mezzi pesanti, che avrebbero potuto, invece, trovare un notevole avvicinamento alla zona industriale e finalmente smesso di transitare lungo Via Piana di Luco. E ciò è assolutamente inammissibile.
Si fa notare, da parte di coloro che sono sordi alla richiesta di eliminare definitivamente il transito dei TIR in Via Piana di Luco, come il tratto di Via Per Schianno, compreso tra Via Selene e gli insediamenti industriali, presenti criticità nel punto di inversione di pendenza, seguìto poi da curva e controcurva caratterizzate, inoltre, da poca visibilità e da larghezza limitata; sono convinto che un intervento per appianare queste due problematiche non sarebbe certo più impegnativo della realizzazione della bretella stessa, sia dal punto di vista tecnico che economico.
Mi farebbe molto piacere accogliere rassicurazioni che fugassero questi miei dubbi e risolvessero in modo completo, ma razionalmente corretto, i problemi tuttora aperti.

Bruno Dalla Valle

 

 

   

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