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Foto Mario Bianchi: Il palazzetto del Campus Bizzozero

Annullata l'edizione estiva 2020 del campo estivo curato dal CUS Insubria presso il campus universitario.


Un brutto colpo per diverse famiglie di Bizzozero, ma anche di altre località, che però hanno uno dei genitori che lavora a Bizzozero (soprattutto all'Università, alla CTS Insubria o alla BTicino), che negli ultimi anni hanno potuto giovarsi del campo estivo promosso dal CUS Insubria presso gli spazi del campus universitario, per non far impigrire i propri figli durante il periodo estivo, oppure - inutile negarlo - per ricevere un aiuto nella custodia di bambini e ragazzi durante i mesi estivi, quando le scuole sono chiuse, anche e soprattutto in quelle settimane - fortunatamente poche - in cui alla chiusura degli istituti scolastici si aggiunge la chiusura degli oratori estivi: quest'anno il campo estivo del CUS non si terrà.

A comunicarlo l'ente stesso, che con una lettera da cui traspare amarezza ma anche fiducia nel futuro, si è così rivolta alle famiglie che hanno usufruito del servizio negli anni scorsi:

   

 

Cari genitori,

Quando a giugno, le strutture scolastiche chiudono, molte famiglie si ritrovano davanti all'incognita di dove e a chi lasciare i propri figli durante le  ore di lavoro e quest’anno l’incognita sarà ancora maggiore.

Negli anni passati, molti genitori hanno scelto il Cus Insubria Summer Camp durante il quale i bambini hanno potuto continuare a relazionarsi con i propri coetanei e dove, personale altamente qualificato, ha reso le attività sportive e ludiche un modo per trasmettere messaggi educativi. 

Il Cus Insubria Summer Camp ha sempre posto al centro i bambini e i ragazzi, abbiamo sempre cercato di far vivere le giornate in ambienti nuovi, confortevoli, sicuri, divertenti, sereni, stimolanti, dotando  le attività svolte di una forte impronta pedagogica, dando importanza alla relazione con i ragazzi e tra i ragazzi, permettendo anche ai più introversi, di divertirsi e socializzare. Tutto questo è sempre stato molto apprezzato e rappresenta un nostro punto di forza rispetto alle altre proposte sul territorio.

Quest’anno, l’emergenza Coronavirus, ci ha messo di fronte a complessi e profondi ragionamenti che ci hanno impegnato per molto tempo: numerose sono le difficoltà tecniche e organizzative in quanto la normativa nazionale e regionale ci impone giustamente regole ferree rispetto all’organizzazione che azzererebbero la valenza pedagogica dei nostri camp e non permetterebbero ai bambini di vivere “un’esperienza autentica, piena e gratificante” che rimanga nei loro ricordi e nel loro cuore.

Il distanziamento sociale, la continua igienizzazione tra un’attività e l’altra, il continuo controllo, l’uso obbligatorio della mascherina, l’eccessiva burocrazia renderebbero il Camp privo di valenza pedagogica e gli istruttori dei “meri controllori”, dei “vigili dell’ordine” che dovrebbero far rispettare regole a bambini la cui spinta naturale è il contatto, la relazione e il divertimento. I bambini sarebbero confinanti in piccolissimi gruppi senza poter socializzare adeguatamente tra loro, senza riuscire a sperimentare quella ricchezza unica che da sempre caratterizza i nostri camp.

Per queste ragioni, con grande dispiacere, dopo lunghe e travagliate riflessioni abbiamo deciso, a malincuore, di rinunciare per quest’anno all’organizzazione dei camp estivi CUS INSUBRIA.

Nelle nostre intenzioni si tratta solo di un arrivederci al prossimo anno, quando, speriamo, potremo di nuovo tornare a sviluppare a pieno le nostre potenzialità.

CUS INSUBRIA

 

   

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Foto Mario Bianchi: L'ingresso del palazzetto del sport del Campus Bizzozero