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20 famiglie in difficoltà nella nostra Comunità.


Il problema inizia a farsi largo sui media e nell'opinione pubblica, ma ancora non è percepito nella sua reale consistenza numerica e nelle sue disastrose conseguenze: l'emergenza sanitaria dovuta al Covid19, sta causando anche una crescente povertà economica.

A coloro che già prima della crisi erano in difficoltà, si aggiungono coloro che ora la crisi sta letteralmente impoverendo; non solo persone che prima della pandemia vivevano vicino alla soglia di povertà, ma anche persone che sino a che hanno potuto lavorare hanno anche potuto sostenere un tenore di vita decoroso, ma che a causa del blocco delle attività si sono trovate improvvisamente ed imprevedibilmente senza redditi., persone che ora hanno difficoltà a fare la spesa e che non hanno sostegni sociali quali la disoccupazione, il reddito di cittadinanza o simili.

A complicare la situazione la circostanza per cui, data la loro provenienza sociale, queste persone non riescono ad avanzare richieste d'aiuto, la loro dignità glielo rende oltremodo difficile, facendo sì che loro e le loro difficoltà restino nel sommerso, non rilevate dalle indagini statistiche e sociali, con il risultato finale che la povertà reale sia molto superiore a quella che si vede e percepisce.

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Foto Mario Bianchi: Don Marco Casale

Ne abbiamo parlato con don Marco Casale, parroco di Bizzozero, responsabile della Comunità Pastorale Beato Gnocchi e responsabile della Caritas cittadina per verificare la situazione sul nostro territorio: "al momento i beni da distribuire ci sono, ma le richieste sono in aumento", con prospettive non particolarmente ottimistiche, poichè chi magari prima donava ora non è più in grado di farlo.

Un'altra problematica è poi legata ai volontari che "abitualmente sono pensionati - continua don Marco -, i quali però ora devono restare in casa, così abbiamo dovuto cercare nuovi volontari per sostenere e potenziare i servizi offerti, e fortunatamente la risposta per ora è positiva". Anzi con le "nuove leve" sul territorio della Comunità Pastorale si è potuta attivare l'iniziativa "adotta una famiglia" per portare gratuitamente la spesa (non solo alimentare) a casa delle famiglie, che quando possono contribuiscono economicamente.

"Inoltre con l'arrivo dell'emergenza sanitaria - ha proseguito don Marco - anche la Casa della Carità (braccio operativo della Caritas a Varese NDR) ha potenziato i propri servizi iniziando la consegna a domicilio; siamo così passati da 60 pasti al giorno a 120, di cui 60 consumati presso la nostra mensa, 40 consegnati ai dormitori di via Maspero ed agli Angeli urbani, e 20 consegnati a domicilio".

Dal livello cittadino scendiamo ora al livello rionale, quello della Comunità Pastorale da lui gestito che in tutto raccoglie 5 parrocchie, comprese le due bizzozeresi: "delle 20 consegne a domicilio effettuate dalla Casa della Carità - ci ha allora spiegato don Marco -, 10 sono effettuate presso persone della nostra Comunità Pastorale, ed ad esse si aggiungono le 10 famiglie seguite dal progetto "adotta una famiglia", che conta su 5 volontari".

Dunque se una famiglia è composta da almeno 3 persone, nel territorio della Comunità Pastorale sono almeno 40 le persone aiutate direttamente, per lo più persone che prima erano economicamente autosufficienti.

A questi numeri poi vanno aggiunte le persone seguite dal Comune e dalla Protezione Civile, dalla Croce Rossa, dal Banco Alimentare, anche se in questi casi l'incidenza di "nuovi poveri" appare più bassa.

Per questo l'appello di don Marco non è solo quello di far avere alimenti non deperibili e beni di prima necessità (tutte le mattine presso la segreteria della parrocchia di S. Carlo dalle 10.00 alle 12.00, oppure il lunedì, il mercoledì ed il venerdì presso il punto di raccolta Caritas di piazza S. Evasio 4, dalle 16.30 alle 189.00), non solo quello di farsi avanti come volontari, ma soprattutto quello di segnalare casi di disagio o difficoltà "nascosti", sui quali si possa intervenire con discrezione.

Video Comunità Pastorale don Gnocchi: L'appello di don Marco


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