viamontegeneroso 20171110 RPZ Cartello fermata Monte Generoso 88  abbattuto
Foto Renato Pozzi: il cartello abbattuto la scorsa notte 

Un mezzo fuori controllo ha abbattuto nella notte il cartello della fermata “Monte Generoso 88”.


Nella notte successiva ma nel medesimo tratto di via Monte Generoso che ieri, 9 novembre, ha visto ribaltarsi un’auto con il conseguente ferimento lieve della conducente, un secondo mezzo è uscito di strada abbattendo il cartello della fermata “Monte Generoso 88 ( Carnia )” servita dalla linea C dei trasporti urbani di Varese. Il fatto è stato reso noto nella prima mattinata di oggi dal bizzozerese Renato Pozzi (titolare della storica floricoltura adiacente al luogo dei due sinistri), attraverso il gruppo Facebook “Bizzozero & Bizzozeresi”.

viamontegeneroso 20171110 RPZ Cartello fermata Monte Generoso 88  abbattuto
Foto Renato Pozzi: i resti del cartello della fermata del bus dopo l'impatto con il mezzo fuori controllo

Al momento non ci è dato sapere la tipologia del mezzo coinvolto (forse un’autovettura) e neppure se ci siano o meno feriti e di che entità, non ci è noto neppure se, dopo lo scontro, il veicolo sinistrato si sia allontanato in autonomia o abbia dovuto ricorrere al carro attrezzi così come ignoriamo se siano giunti sul posto Vigili del fuoco, Polizia locale o Soccorso sanitario.

Per quello che ci è stato possibile constatare questa mattina, il cartello indicante la fermata è stato centrato con una forza tale da essere piegato praticamente in due e sradicato dalla propria normale collocazione. Come per l’altro caso, è possibile che a causare la perdita di controllo del veicolo da parte del conducente possa avere contribuito l’asfalto particolarmente viscido di questi giorni così come una sovrastima del conducente sulla velocità da adottare nell’affrontare il complesso di curve che caratterizza quel particolare tratto di strada che però, trattandosi di zona urbana, non dovrebbe comunque eccedere i 50 km/h; non escludiamo neppure un eventuale malore o distrazione dovuta all’utilizzo del cellulare.

Viti i due tragici precedenti, a questo punto speriamo che il vecchio adagio che recita: "Non c'è due senza tre" in questo caso venga smentito.

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