Foto Raffaele Coppola: L'interno della chiesa di Santa Maria Maddalena

Approfondimento del Vangelo di domenica 10 settembre a cura di don Marco Casale.


Di seguito la libera trascrizione dell'intervento di don Marco Casale in occasione del momento di riflessione proposto ogni venerdì sera alle ore 21.00, presso la chiesa di S. Maria Maddalena, un momento di meditazione sul Vangelo domenicale per riflettere e meglio prepararsi alla celebrazione liturgica.

Grazie al lavoro di alcuni volontari riproponiamo i contenuti dell'incontro di venerdì 8 settembre 2017:

 

LA PAROLA IN MEZZO A NOI

II Domenica dopo il martirio di S. Giovanni il Precursore
Gv 5, 19 -24

19Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. 20Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. 21Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. 22Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, 23perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.24In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita».

I cristiani, spesso, sono stati accusati di pensare fin troppo alla vita oltre la morte, quasi che questo servisse a giustificare tante cose che accadono in questo mondo, dove uno dice: “Beh, si, tanto dopo riceverai il premio…tanto dopo il Signore farà giustizia…” però in realtà questo aspettare – quasi che tutto si decidesse dopo la morte – è fin troppo, perché noi la vita la viviamo qui ed oggi! Infatti Gesù lo sapeva bene e non ci ha detto che la vita eterna è dopo la morte ma prima! Allora uno dice: “Ma guarda un po’! E come mai non me ne sono mai accorto?” perché le parole del Signore vanno scrutate con grande attenzione.
Dice infatti Gesù: “Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato ha la vita eterna!” Non dice “avrà” ma dice “ha” quindi noi dobbiamo fare molta attenzione al tempo dei verbi usati; ha la vita eterna è un tempo presente, cioè adesso, ora, subito.
E continua: “e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.” Non dice “passerà” ma “è passato” non dopo la morte passerà alla risurrezione ed alla vita eterna ma adesso, è già passato dalla morte alla vita. Allora la morte non si riferisce solo alla morte del corpo ma alla morte spirituale, alla morte di una vita apatica, senza impegno; una vita nell’indifferenza; una vita in cui uno, magari, ha la salute però è morto dentro perché la sua vita è spenta.
Gesù, allora, dice: Ecco, chi ascolta la mia parola oggi ha la vita eterna oggi, la vita vera, quella vita che non muore più perché è la vita di Dio dentro di te, ed anche quando tu sarai morto quella vita, che Dio ha messo dentro di te, non morirà e fiorirà nella risurrezione e nella vita eterna. Ma questa vita è già iniziata oggi! Allora noi, per vivere la vita da figli di Dio, non dobbiamo aspettare di essere morti: possiamo cominciare oggi, perché la vita di Dio è già in noi. Ecco perché noi siamo il popolo della vita! Ecco perché noi esprimiamo la più ferma condanna per tutti coloro che danno la morte anziché dare la vita: perché noi veniamo dal Dio della vita! Noi siamo chiamati a custodire la vita, ad amarla, a proteggerla, a farla crescere. La vita è tutto quello che abbiamo, il bene più prezioso, il primo dono di Dio e la vita, la nostra vita, ha senso se noi siamo stati capaci di dare vita a qualcun altro. Noi stiamo bene quando abbiamo trasmesso la vita a qualcun altro, quando abbiamo fatto vivere qualcun altro e gli abbiamo fatto incontrare la bellezza della vita, la pienezza della vita, la ricchezza della vita! Non una vita spenta e senza significato, vissuta nella stanchezza e nella tristezza: quella è una vita morta! Ecco perché quando noi parliamo di Dio noi dobbiamo parlare di Dio come di Colui che dà la vita non che la toglie, altrimenti generiamo una grande confusione. Dove c’è la morte non c’è Dio, dove c’è la vita c’è Dio e Dio è presente lì, dove c’è la morte, per dare la vita!
Dio è la soluzione non è il problema! Allora questo popolo della vita, che siamo noi, è chiamato a testimoniare un messaggio di vita in un mondo che è tentato, da più parti, di cercare la morte. Pensiamo a tanti fenomeni a cui assistiamo dolorosamente come il terrorismo, come la voglia di fare ancora le guerre, o alle tante ingiustizie che condannano ancora tanti nostri simili, per esempio, alla fame, alla povertà e poi noi guardiamo i poveri e ci sembra che i poveri siano non le vittime di tutto questo ma, al contrario, ci sembra quasi che siano loro il problema: Non le cause che li hanno generati ma i poveri sono il problema, sono coloro di cui aver paura! Pensate un po’ come le cose, a volte, siamo portati a guardarle al rovescio!
Allora tutto ciò che dà la vita viene da Dio; tutto ciò che la toglie, che la impoverisce, la fa soffrire Dio non lo vuole! Noi oggi siamo chiamati proprio dal Signore a fare una scelta: a stare dalla parte del Dio della vita, ad amare la vita che Lui dona e a custodirla sempre, in noi e negli altri!

Don Marco Casale

Chiesa di S. Maria Maddalena – Bizzozero

Trascrizione non rivista dall’autore

 

 

I numeri posti all'inizio di diverse frasi evangeliche indicano i numeri di paragrafo.

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