Foto Raffaele Coppola: L'interno della chiesa di Santa Maria Maddalena

Approfondimento del Vangelo di domenica 3 settembre a cura di don Marco Casale.


Di seguito la libera trascrizione dell'intervento di don Marco Casale in occasione del momento di riflessione proposto ogni venerdì sera alle ore 21.00, presso la chiesa di S. Maria Maddalena, un momento di meditazione sul Vangelo domenicale per riflettere e meglio prepararsi alla celebrazione liturgica.

Grazie al lavoro di alcuni volontari riproponiamo i contenuti dell'incontro di venerdì 1 settembre 2017:

 

LA PAROLA IN MEZZO A NOI

I Domenica dopo il martirio di S. Giovanni il Precursore
Lc 9, 7 - 11

7Il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», 8altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». 9Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
10Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò in disparte, verso una città chiamata Betsàida. 11Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.

San Paolo, nella seconda lettura di oggi, ci dice che noi siamo figli della luce! E’ bella questa definizione: Una definizione luminosa, che ci apre il cuore! Però san Paolo non ci nasconde neanche il fatto che noi siamo figli della luce “dentro un mondo di tenebra” e questa lotta fra la luce e le tenebre è sempre una lotta aperta. Anche Gesù vi si è trovato dentro. Il Vangelo di Giovanni, infatti, dice proprio così: “La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta!” L’invito di san Paolo, quindi, è quello di essere figli della luce attraverso i frutti: frutti di luce, luminosi, e questi frutti egli li elenca: la bontà, la giustizia e la verità! Chi porta questi frutti vuol dire che ha in se stesso la luce; chi non porta questi frutti vuol dire che ha, dentro di sé, le tenebre. Nel Vangelo noi ne abbiamo un esempio nella contrapposizione fra Erode, che cerca Gesù per ucciderlo – ritroveremo Erode nel corso del processo a Gesù che si concluderà con la sua condanna – e Gesù che si prende cura degli altri e che guarisce gli altri. Anche noi possiamo fare come Gesù, cioè prenderci cura degli altri, anche se, magari, non abbiamo sempre il potere che ha Lui di guarire, ma quello di prenderci cura, si!
Questi frutti vale la pena di conoscerli un po’.
Primo frutto è la bontà. Io vi devo confidare che ho un po’ di nostalgia di questa bontà, perché è bello quando si incontra una persona buona. Il mio dubbio è che oggi, siccome ci si scaglia contro quello che viene definito il buonismo, si finisce per buttar via “il bambino con l’acqua sporca” cioè: per buttar via il buonismo si butta via anche la bontà. Bisogna, allora, intendersi bene! Il buonismo, come tutti i riduzionismi, come tutti gli estremismi, è una bontà che, però, guarda in una sola direzione, come nel caso, per esempio, in cui si è buoni con alcuni e non con altri; questa è anche una controfigura, una degenerazione, una riduzione della bontà. Se uno è buono lo è con tutti! Non si può essere buoni con alcuni e con altri no! Oppure la bontà senza il cervello, senza l’intelligenza: una bontà tutto cuore e niente cervello. E’ una riduzione! La bontà ha bisogno anche della testa, deve essere fatta bene, il bene deve essere fatto bene, con intelligenza. Allora mi sta bene dire no al buonismo, ma sì alla bontà! Perché altrimenti, se da questo mondo togliamo la bontà lasciamo spazio alla cattiveria, e non mi sembra che avremo fatto un affare!
Il secondo frutto è la giustizia. Qui l’invito di san Paolo è quello di essere noi persone giuste, persone rette. La nostra preoccupazione non deve essere quella di rendere il mondo giusto, perché questo non è in nostro potere, però quello di essere persone giuste, sì! Essere persone giuste vuol dire persone affidabili, che mantengono la parola; persone che hanno rispetto degli altri; persone che rispettano le regole; persone che non si lasciano comprare! Essere delle persone giuste è, allora, un frutto della luce che abbiamo dentro di noi per dono del Signore.
Il terzo frutto è la verità. Ecco: la verità, oggi, merita un’attenzione particolare perché oggi sembra che la verità non sia più un valore. Qualcuno ha definito la nostra epoca come “l’epoca della post-verità”; cioè oggi non è più una convinzione così condivisa che la verità sia la cosa più importante. Importante è che una cosa sia “verosimile” poi uno comincia a dirla, altri la rilanciano e quella cosa lì da verosimile diventa vera. Il problema è che questa, magari, è una falsità. Ma questo non è più importante, perché diventa una convinzione diffusa. Per la verità quanti sono disponibili a lottare e a metterci la faccia? Attraverso i social, oggi, si è presa l’abitudine di diffondere notizie false – le fake news, notizie palesemente false – che però, nel momento in cui vengono riprese da tanti, diventano come una sorta di valanga che travolge tutto e tutti. C’è una verità che si impone, tranne che non è vera! Quanti, poi, hanno la pazienza di andare a cercare qual è la verità? Ci si attiene a quella che è una sorta di “verità costruita” che diventa mentalità comune e siamo così dentro a questa cosa che non ci si pone neanche più il problema. Allora l’esigenza di andare a cercare la verità con pazienza, senza pregiudizi, senza farsi trascinare dalle convinzioni comuni, andando alla fonte: questo è quanto mai oggi necessario! La verità è un bel frutto della luce che il Signore mette dentro di noi.
Ecco: Figli della Luce, lì dove c’è bontà, giustizia e verità! Il Signore faccia della nostra vita una vita luminosa!

Don Marco Casale

Chiesa di S. Maria Maddalena – Bizzozero

Trascrizione non rivista dall’autore

 

 

I numeri posti all'inizio di diverse frasi evangeliche indicano i numeri di paragrafo.

Leggi anche: La Parola in mezzo a noi 27 agosto 2017