largo gajard 20161203 MAB Parco comunale attrezzato
Foto Mario Bianchi: scorcio del giardino comunale di Largo Gajard

Il parco comunale di largo Gajard ridotto a wc per cani.


Quello dei padroni maleducati che non ripuliscono le strade e il verde pubblico di Bizzozero dagli escrementi dei loro amici a quattro zampe è uno dei problemi che assillano da tempo il rione. Basta infatti percorrere le vie del centro storico di Bizzozero (via Carletto Ferrari, ad esempio) oppure dare un’occhiata alla piccola area verde davanti alla Marconi o a quella in via Parrocchiale (davanti alla canonica) per trovarsi impegnati in un involontario ed indesiderato percorso ad ostacoli oppure essere costretti ad ammirare dei veri e propri “campi minati”. Alcuni abitanti della zona, particolarmente esasperati dal fenomeno, in via Carletto Ferrari ed in viale Borri hanno affisso dei cartelli per cercare di sensibilizzare i proprietari dei cani sul problema, ricordando loro il dovere di raccogliere quanto le loro amate bestiole depositano durante la passeggiata quotidiana.

vialeborri 20161206 MAB Cartello anti deiezioni canineFoto Mario Bianchi: uno dei cartelli anti-deiezioni sul muro di una casa di Bizzozero

Ed è l’ennesimo episodio del genere che viene denunciato dal bizzozerese Cesare Ferrario attraverso il gruppo facebook Bizzozero & Bizzozeresi. Cesare rende noto che il Giardino comunale attrezzato di l.go Gajard, noto ai più come luogo che ospita la Festa di Ferragosto, nel restante periodo dell’anno è normalmente utilizzato come “wc dei cani”. “Tutti portano lì il proprio cane nonostante il divieto con tanto di cartello”, prosegue la pubblica denuncia. In effetti, quando siamo andati sul posto per renderci meglio conto della situazione, abbiamo notato una persona che stava lasciando il parco in compagnia del proprio cane, fatto poi salire su un’auto che ha poi lasciato la zona.

largo gajard 20161203 MAB Parco comunale attrezzatoFoto Mario Bianchi: veduta del giardino comunale attrezzato di Largo Gajard a Bizzozero

L’area in questione risulta di fatto essere piuttosto ampia, lontana dai pericoli del traffico, facilmente raggiungibile sia in auto che a piedi, con possibilità di parcheggio ed addirittura dotata di fontanella: il posto ideale per portare il cane a fare una sgambata (e anche i propri bisogni) ma il cartello di divieto posto a lato dell’ingresso del giardino espressamente lo vieta, così come vieta la raccolta dei fiori, l’accesso a ciclomotori e motocicli, di gettare i rifiuti fuori dagli appositi raccoglitori e di praticare giochi molesti.

largo gajard 20161203 MAB Cartello ingresso Parco comunale attrezzatoFoto Mario Bianchi: il cartello che regolamente l'utilizzo del parchetto

Cosa fare quindi per fare rispettare le regole per l’utilizzo corretto del giardino “Riportandolo alle sue origini: adeguato ai piccoli, alle loro mamme e ai nonni?” così come chiede l’autore al termine della sua segnalazione?. Pare che cartelli e buon senso non siano sufficienti.

Ad onor del vero ci sentiamo di affermare che non tutti i proprietari dei cani sono maleducati, abbiamo notato diverse volte che alcuni di essi adottano il comportamento corretto: raccolgono gli escrementi del proprio animale per poi gettarli nel più vicino cestino pubblico oppure portarli via per buttarli una volta rientrati a casa.

Ricordiamo infine ai lettori che il Regolamento per la tutela del decoro urbano e dell’igiene ambientale del Comune di Varese, art. 13 “Conduzione di animali” recita: Comma 1 ”Coloro che conducono animali sul suolo pubblico o di uso pubblico devono adottare ogni cautela per evitare che sporchino il medesimo, munendosi a tal fine di adeguata attrezzatura per l’immediata raccolta e rimozione dei relativi escrementi. La presente disposizione non trova applicazione per i soggetti non vedenti con cani guida.”; Comma 2: “ Nei luoghi pubblici, o comunque aperti al pubblico transito, gli animali devono essere opportunamente tenuti in custodia, mediante guinzaglio, o altro idoneo sistema, e qualora gli stessi possano arrecare danni, disturbo, o comunque spavento, deve essere fatto ricorso ad eventuali museruole o gabbie, fatta salva in ogni caso l’obbligatorietà delle stesse nei casi espressamente previsti da disposizioni normative di ordine superiore. Sono esclusi dalle presenti disposizioni i cani di accompagnamento ad ipovedenti e quelli in dotazione alle Forze Armate, Corpi di Polizia, Protezione Civile, Vigili del Fuoco etc.”: Comma 3: “E’ altresì vietato lasciare abbeverare gli animali direttamente all’erogatore di fontane pubbliche ad uso potabile.”

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