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Foto Mario Bianchi: L'edicola di via Carletto Ferrari 22 a Bizzozero

Un pezzetto di Bizzozero prossimo a sparire.


Quarant'anni fa era l'edicola-cartoleria "dalla Piera", all'angolo tra via Carletto Ferrari e via Monte Cengio, dove con un abbinamento insolito (ed oggi "inconcepibile") l'allora frutta e verdura "della Teresina" iniziò ad ospitare l'edicola-cartoleria (con tatti giocattoli che facevano brillare gli occhi di noi bambini !) della figlia. Un punto di riferimento per tutto il rione, dove l'attività del giornalaio si trasformava anche in una sorta di redazione sui generis, in cui si scambiavano notizie e commenti, mentre mamma comperava gli ortaggi, papà il giornale ed i pargoli il fumetto ed i quaderni (chi scrive ricorda ancora con nostalgia il mitico "Corriere dei Piccoli" o la ricerca dell'affare su "L'Occasione"). Insomma un punto di riferimento chiave per la vita del "paese", tanto che l'edicola di Bizzozero negli anni ne è diventata quasi uno dei simboli. 

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Foto Raffaele Coppola: Massimo Ceppinati nella sua edicola di via Carletto Ferrari

Il tempo è trascorso (era il secolo scorso !), l'edicola-cartolibreria si è emancipata acquistando vita commerciale autonoma, ha campiato diversi gestori ed anche ubicazione, trasferendosi al civico 22 di via Carletto Ferrari, al posto di un'altra storica attività di commercio alimentare, e dal mese di aprile del 1993 è passata in gestione a Massimo, inizialmente assistito dalla sorella Laura: un non-bizzozerese che però a distanza di 23 anni ormai lo si può considerare tale anche perchè da quel punto privilegiato di osservazione conosce lui più fatti e persone di Bizzozero che non molti bizzozeresi di antico lignaggio. 23 anni però caratterizzati da una progressiva, profonda trasformazione del mercato editoriale, che ha trasferito l'informazione dai giornali al web (un noto quotidiano a Bizzozero nel '93 vendeva ogni giorno 130/150 copie, lo stesso oggi ne vende poco più di 20), e che sta trasferendo la lettura dal cartaceo al tablet, mentre ha definitivamente cancellato CD e DVD, che in passato erano determinanti nel sostenere le vendite; nel frattempo anche Bizzozero è cambiata, sempre meno paese sempre più periferia, con una vita sociale calante, con sempre più residenti che abitano nel rione ma vivono (e fanno acquisti) altrove. Così ecco che Massimo ha ora deciso di gettare la spugna, sfiduciato nella possibilità di poter contrastare queste tendenze, ed il 27 dicembre sera abbasserà per l'ultima volta la saracinesca.

Pur augurandoci che qualcuno possa ancora raccogliere il testimone, resta una pagina amara, un segno delle profonde trasformazioni sociali e culturali in atto anche a Bizzozero, cui non è semplice contraporre nuove idee, ma con cui pure siamo chiamati a confrontarci.

Nel frattempo doveroso è un saluto a Massimo, bizzozerese d'adozione che con noi ha percorso un lungo tratto di cammino, sapendo che sino al 27 c'è tempo per salutarlo di persona, e magari per fare qualche acquisto di fine attività; un ricordo, ma anche un'opportunità per qualche buon affare.

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