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Foto Raffaele Coppola: Particolare della pavimentazione in vicolo del Portone

Compie oggi 3 anni la nostra segnalazione relativa ai tombini di via del Portone.


Il 27 agosto 2013 segnalammo con un articolo all'Amministrazione Comunale la situazione di via del Portone - il piccolo viottolo che collega via Monte Cengio con via Conte Verde - ed in particolare lo stato di trascuratezza dei suoi tombini, completamente chiusi dalla terra e parzialmente ricoperti dall'erba, segno della totale assenza di manutenzione da molto tempo. Situazione deprecabile normalmente, ma che diventa anche pericolosa nello specifico poichè tali tombini sono situati in discesa, e dunque il loro intasamento favorisce la creazione di autentici fiumi d'acqua che invadono via Conte Verde e da qui si riversano sul trafficatissimo viale Borri per poi andare a creare ulteriori problemi alla zona dell'incrocio di viale Borri con via Porto Rose, in passato teatro di numerosi e devastanti allagamenti. 

Son passati tre anni e nulla, proprio nulla, è stato fatto in merito; sia la precedente amministrazione che l'attuale hanno ripetutamente comunicato a mezzo stampa che i fondi disponibili non permettono la manutenzione annuale di tutti i tombini della città, costringendo ad una rotazione che prevede la loro manutenzione completa solo ogni 4 anni.

Alla luce però del tempo trascorso e dello stato in cui versano diversi tombini di Bizzozero ed in particolare quelli di via del Portone, possiamo affermare senza timori che qualcosa in questa rotazione non funziona: o qualcuno non fa quello che dice di fare (e per cui viene pagato), o la rotazione non viene rispettata agevolando alcuni tombini (magari quelli di altri rioni) e dimenticandone altri (magari quelli di Bizzozero).

Il nostro giornale in questi tre anni ogni mese ha evidenziato questa situazione e l'ha puntualmente ricordata al Comune, inoltre ad inizio agosto, accogliendo un invito fatto dal neoassessore Civati tramite La Prealpina affinchè si segnalassero i tombini intasati in città, abbiamo sottoposto la questione allo stesso Civati che tramite il signor Locuratolo del Comune di Varese il 4 agosto ci ha scritto che avrebbero provveduto a fare richiesta ad AspeM per la pulizia dei tombini da noi indicati; il 14 agosto poi lo stesso sindaco di Varese ci ha scritto per comunicare di aver letto la nostra ennesima segnalazione mensile, e di aver provveduto ad interessare gli uffici competenti. Forse dunque qualcosa si muove (anche se il concomitante periodo di ferie estive non aiuta a stringere i tempi), noi rimaniamo in fiduciosa attesa, augurandoci di non dover spegnere la quarta candelina nel 2017.

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