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BIZZOZERO.NET intervista il candidato della lista "Il Popolo della Famiglia" Silvia Maconi.


In vista delle elezioni comunali BIZZOZERO.NET ha proposto un'intervista scritta a tutti i candidati in Consiglio Comunale di Bizzozero o che per Bizzozero intendono impegnarsi; una alla volta pubblichiamo le singole interviste di colore che hanno risposto alle nostre domande. In questo caso a rispondere è Silvia Maconi, candidata nella lista "Il Popolo della Famiglia" a sostegno della candidatura a sindaco di Paolo Orrigoni.

In che modo è legata a Bizzozero ?
Sono nata a Bizzozero, sono stata battezzata da don Luigi che ricordo ancora con immenso affetto e ho passato qui il periodo più bello della mia vita: l'infanzia e l'adolescenza. Ho dei bellissimi ricordi del mio quartiere “La Pinetina” dove vivevo assieme a numerose famiglie con bambini. L'estate il quartiere si animava di giochi e di allegria. Inoltre non poteri mai dimenticare la scuola Marconi, i compagni e la mia adorata maestra Patrizia.

Qual'è l'angolo di Bizzozero che preferisce ?
Indubbiamente la chiesa di Santo Stefano, un monumento che andrebbe fatto conoscere di più.

Quali sono le sue esperienze personali, professionali e/o politiche ?
Lavoro nell'ambito del commercio con mio papà e mia sorella. Per quanto riguarda la politica, ammetto di non avere grande esperienza, ma ho sentito il bisogno di scendere in campo per difendere i valori in cui credo a partire dalla famiglia. San Giovanni Paolo II, parlando ai membri della Giunta e del Consiglio della Regione Lazio nel 1998, affermò che la famiglia rappresenta il “prisma” attraverso cui considerare tutti i problemi sociali  e attraverso cui passano tutte le questioni politiche. Quasi tutti i candidati del Popolo della Famiglia sono, come me, alla loro prima esperienza. L'importante è fare lavoro di squadra, io sono sempre al fianco del mio amico Ruben Benedetti, anche lui candidato PDF.

Quale futuro/ruolo vede per Bizzozero all'interno della città ?
L’area di Bizzozero, con una scelta forse discutibile ma ormai irreversibile, ospita il complesso universitario, un complesso destinato a crescere ulteriormente facendo dell’area il quartiere universitario della città; dunque una realtà – quella universitaria - con cui è necessario confrontarsi per cercare di trarne tutti benefici possibili, senza limitarsi a subirne gli inevitabili inconvenienti (traffico, consumo di suolo, …).
D’altro canto proprio la presenza universitaria accentua la vocazione naturale di Bizzozero ad essere un’area di collegamento tra Varese e i paesi vicini (Lozza, Schianno, Malnate; non dimenticando che Schianno e Gurone – oggi frazione di Malnate – in passato fecero parte del Comune di Bizzozero). Bizzozero (l’università e la Bassani Ticino in particolare) attrae da Varese e dai comuni limitrofi utenza e lavoratori, che a Bizzozero hanno bisogno di trovare una serie di servizi.

Quali progetti per Bizzozero cercherà di realizzare ?
Inutile negare che i singoli Consiglieri Comunali non hanno poteri decisionali particolarmente significativi e che i problemi di bilancio sono reali, quindi è necessario puntare su proposte realmente realizzabili, fattibili a costi contenuti.
Detto ciò i progetti dovrebbero tener conto della vocazione del rione ad essere quartiere universitario e una cerniera che unisce Varese e i comuni limitrofi a sud, tenendo però come bussola i nostri valori di fondo: la famiglia e le sue esigenze.
Un impegno dunque a creare un tavolo di confronto/conoscenza/coordinamento tra le realtà rionali e l’università, iniziativa semplice e a costo zero; similmente l’impegno a favorire la realizzazione di un campus diffuso che porti gli studenti a vivere il quartiere ed il quartiere ad arricchirsi di energie nuove e fresche, con anche ricadute economiche positive ed immediate sul territorio; per le stesse ragioni agevolare un circuito di convenzioni per gli studenti con le attività commerciali locali; più impegnativo, ma irrinunciabile, è poi il potenziamento dei servizi parascolastici della zona, rivedendo anche la politica tariffaria nei confronti dei bambini provenienti dai comuni limitrofi, sia per ragioni di opportunità economica (l’aver perso tanti utenti esterni non giova alle strutture comunali), sia soprattutto perché l’impegno ad aiutare la famiglia non può avere confini.

Ha un sogno, anche se magari impossibile o di difficile realizzazione, per Bizzozero ?
Vedere le vie del rione (da Bizzozero a San Carlo) animato e vissuto, con famiglie a passeggio, che si possano ritrovare in piazza a chiacchierare degustando un buon gelato.

Perchè i bizzozeresi dovrebbero votare proprio lei e non un altro candidato magari della sua stessa lista ?
I bizzozeresi non devono votare me, i bizzozeresi devono votare un buon amministratore, che sappia gestire al meglio la “cosa pubblica” nel rispetto dei valori condivisi. Io mi limito a mettere a loro disposizione le mie competenze, la mia esperienza e i valori in cui credo.


 

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