amici di bizzozero
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In vista delle elezioni amministrative gli "Amici di Bizzozero" redigono un'analisi dei problemi del rione e presentano un lungo elenco di proposte.


Numerose sono le realtà associative di Bizzozero e - particolarità del nostro rione - raramente si sovrappongono fra loro, dedicandosi ciascuna ad ambiti di interesse ed attività diverse. Così fra i diversi sodalizi attivi nel nostro rione ve n'è anche uno che si distingue per la sua attività civica, volta ad analizzare le problematiche amministrative del territorio e ad avanzare proposte ed idee per farvi fronte, parliamo naturalmente degli "Amici di Bizzozero", piccolo ma agguerrito gruppo di Bizzozero che in vista delle prossime elezioni amministrative ha voluto far sentire la propria voce stilando un ampio e ricco documento di analisi e proposta per Bizzozero, che di seguito pubblichiamo integralmente: 

  

 

 

PROGETTI  PER  BIZZOZERO
Il criterio seguito per la classificazione dei progetti è:
A) Progetti di realizzazione complessa e molto costosi,
B) Progetti già presentati ma non ancora accolti oppure respinti, mediamente costosi
C) Progetti ricorrenti e ripetitivi, relativamente poco costosi
D) Progetti comunali inseriti nel PGT ma non ancora iniziati o di prevista realizzazione futura

 N° progetto    Elenco dei progetti
A1)     Acquisizione ed utilizzo de La villa
B1)    Nuova sistemazione di piazza S.Evasio
B2)     Aumento parcheggi in piazza S. Evasio
B3)     Parcheggi supplementari nel centro storico e/o strette vicinanze
B4)     Circolazione veicoli nel centro storico
B5)     Sviluppo di attività commerciali e culturali nel centro storico
B6)     Messa in sicurezza attraversamenti pedonali
B7)     Illuminazione delle vie
B8)     Sistemazione di via Passo Buole
B9)    Marciapiedi e piste ciclabili
B10)    Pulizia e Sicurezza
B11)    Sport e tempo libero
C1)     Manutenzione del territorio
C2)    Problemi sociali della popolazione
D1)    Collegamento all’insediamento industriale Varese-Schianno nella zona ex Malerba e bretella Gasparotto-Borri
D2)    Sistemazione della strada di accesso Via Selene-Via Schianno alla zona industriale
D3)    Allargamento della via Piana di Luco e costruzione della rotonda in viale Borri
D4)    Collegamento della via Schianno-strada zona industriale con la strada provinciale 57
D5)    Capolinea Bus C
D6)    Depuratore scarichi fognari zona Bizzozero

APPROFONDIMENTI E MOTIVAZIONI DELLE RICHIESTE

A1) Acquisizione ed utilizzo de “La villa”  e terreno ad essa circostante
Previo contatto con la proprietà per verificare l’intenzione a vendere ed a quale prezzo.
Reperimento fondi per l’acquisto:
•    a carico del Comune
•    fondi Europei
•    finanziamenti della Fondazione Cariplo/Bandi Cariplo - arte e cultura - patrimonio culturale per lo sviluppo
•    in crowfunding (finanziamento collettivo volontario o obbligatorio gestito dal Comune     
•    atto di donazione con diritto di superficie per un congruo numero di anni (Vedi a proposito internet)  mentre  l’onere di ristrutturazione  degli edifici e della manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi rimarrebbe a carico del Comune di Varese.
Per Bizzozero è importante avere un parco pubblico poiché il rione ne è completamente privo e necessita di attrezzature  
-    per giochi dei bambini,  anche per quelli che frequentano la scuola materna    e  per momenti di conoscenza diretta della flora, degli uccelli
-    per attività sportive
Gli edifici de “la Villa” potrebbe essere utilizzati con differenti finalità
-    per creare un centro diurno per anziani
-    per creare un centro di accoglienza per parenti, abitanti fuori provincia, di malati gravi ricoverati negli ospedali cittadini
-    per creare, con l’aiuto di organizzazioni già operanti nel settore, un centro per disabili, per persone non autosufficienti, o anche per malati terminali
-    per organizzare un punto di aggregazione e di incontro per conoscersi e ritrovarsi, incontri culturali, musicali, soprattutto per i giovani e non che operano nel rione o comunque sono legati al territorio
-    per scuole professionali con scopo florovivaistici e di lavoro per una comunità agricola di disabili e normodotati.
-    per la collocazione dell’asilo comunale di Bizzozero in una zona più salubre e con migliori possibilità di accesso, spostandolo dalla attuale sede di Bizzozero che potrebbe essere utilizzata per altri copi
L’urbanizzazione di questa zona  contribuirebbe ad ampliare la fruibilità del centro storico e del Plis cintura verde Varese  sud ed eviterebbe che la stessa rimanga nel colpevole stato di degrado e di abbandono di oggi con rischi anche per la salute dei cittadini. A tale proposito leggere su La Provincia del 24/02/2016 l’articolo“ Fantasmi e monnezza: ora basta” chi getta rifiuti dovrà pagare”)
Considerato però che questa proposta non può prevedere tempi contenuti, chiediamo al Comune di Varese di prevedere almeno un intervento in grado di “blindare e proteggere” lo stato attuale degli immobili per evitarne o almeno limitarne un ulteriore degrado già oggi elevato (conseguenza di occupazioni abusive e scarico di immondizie come hanno rilevato recenti sopralluoghi), ma anche volto a non consentire un utilizzo da parte della proprietà o di terzi che possa impedirne la futura acquisizione pubblica.
B1) Nuova sistemazione della piazza S.Evasio
A seguito della proposta degli Amici di Bizzozero alla Circoscrizione N° 6 la piazza S.Evasio era stata rifatta nell’anno 1999-2000. L’intenzione era quella di riservare la parte prospiciente la chiesa alla fruizione dei fedeli ed in generale dei pedoni, consentendo il traffico in questa area solo per l’accesso alle abitazioni dei residenti ed all’oratorio. La rimanente area che confina con via Carletto Ferrari, era invece aperta al traffico con parcheggi auto principalmente ad uso delle  attività commerciali operanti sulla piazza. Sono stati messi cartelli di area pedonale/accesso limitato ai residenti/divieto di sosta tuttora presenti ma purtroppo mai rispettati dai conducenti e perfino dalle stesse forze dell’ordine, per cui questa parte della piazza risulta sempre occupata dalle auto parcheggiate alla rinfusa. Inoltre nei parcheggi contrassegnati la sosta limitata ad un’ora con disco orario non viene rispettata. Il nuovo progetto mira a ripristinare l’idea iniziale: sgomberare dalle auto la parte davanti alla chiesa, rendendo fisicamente impossibile parcheggiare in questa metà della piazza, e nel contempo conservarla  più vivibile per i cittadini. Per i parcheggi in piazza vedi il punt2).
B2) aumento parcheggi in piazza S. Evasio
Il progetto B1 deve comprendere anche l’ampliamento aumentando come possibile i posti di parcheggio nella parte anteriore della Piazza S.Evasio, per favorire le attività commerciali che vi operano (un aumento di circa il 20%). Nel contempo si dovrà impedire che i parcheggi esistenti, almeno nelle ore di apertura degli esercizi commerciali, siano occupati in permanenza dai residenti: in pratica occorre fare rispettare la sosta con disco orario.
A questo progetto si deve però anche affiancare il progetto B3) “Parcheggi supplementari nel centro storico e/o strette vicinanze”
B3) parcheggi supplementari nel centro storico e/o strette vicinanze [ Vedi anche commenti al punto D5) ]
B4) circolazione veicoli nel centro storico
B5) sviluppo di attività commerciali e culturali nel centro storico
La viabilità, i parcheggi e le attività commerciali potenziali sono e devono essere strettamente correlati sia nella progettazione sia nella realizzazione degli interventi. Bisogna lavorare per abbattere il quartiere dormitorio e far rivivere il centro storico.
La viabilità è difficoltosa a causa di un utilizzo selvaggio degli spazi, quei pochi clienti che accedono ai risicati negozi ancora operanti nel centro storico usano spesso gli spazi in modo non educato impedendone la completa fruizione, i residenti usano spazi definiti “a tempo” come spazi privati e senza vincoli, nessuno che ne ha l’autorità fa rispettare le regole.
La conseguenza è il caos, la maleducazione, il menefreghismo di pochi e quel che è peggio la rinuncia alla protesta di tutti gli altri perché sfiduciati sulla possibilità di miglioramento, perché non vedono interventi concreti da parte della autorità competente. Ma oltre alla necessità che chi sbaglia sia perseguito singolarmente, la vita cittadina va gestita, regolamentata e controllata nei suoi diversi aspetti ma in modo coordinato altrimenti non si raggiunge alcun risultato, non si ottiene alcun miglioramento e molte cose continuano a non funzionare.
Alcuni esempi:
-    Se all’attività commerciale il Comune concede il permesso di utilizzare per il parcheggio degli spazi pubblici (PGT) per cui non deve reperirli in area privata, dopo deve identificarli e renderli coerentemente fruibili, altrimenti il possibile cliente o va altrove o si comporta in modo poco civile lasciando l’auto in posizioni che intralciano la circolazione..
Prendiamo in considerazione piazza Satuto: i cartelli dicono “parcheggio con disco orario”, si parcheggia invece per tutto il giorno e nessuno controlla. Chi deve accedere alla tabaccheria o agli altri due negozi lascia la macchina dove capita con il risultato che molte volte in questa strada, che è a doppio senso di circolazione, rimane appena lo spazio per il passaggio di una sola auto!
-    Via Adriatico angolo via Ferrari: c’è un bar che è il punto di ritrovo di tutti quelli che si muovono costantemente con l’auto per lavoro, via Adriatico lato farmacia è a disco orario, nessuno controlla per cui quelli che vanno al bar parcheggiano in curva, sulle strisce pedonali, con mezzi voluminosi e magari anche i doppia o tripla (capitato) fila (furgoni corrieri vari, tecnici,) rendendo difficoltoso l’accesso alla via Ferrari ed anche pericoloso per l’incrocio con le macchine che viaggiano in senso opposto.
-    Piazza S. Evasio e via Conte Verde: nelle ore di punta, di accesso all’asilo e di cena e pranzo a ridosso della pizzeria vi sono costantemente auto parcheggiate fuori dagli spazi consentiti
-    Via Conte Verde (Asilo) è una strada stretta a senso unico. Al termine all’incrocio con Viale Borri bisognerebbe rendere impossibile la svolta a sinistra, già vietata dai cartelli stradali. E’ particolarmente pericolosa per la vicinanza della curva della strada che blocca la visibilità del traffico in arrivo diretto verso il centro della città.
Pensiamo però sia giunto anche il momento di riflettere sul tema dei grandi centri commerciali. Essi creano lavoro, che però spesso risulta precario e con turni pesanti per i dipendenti, ma questi grossi punti di commercio sono anche la causa principale della chiusura dei piccoli esercizi tradizionali che non riescono a fare concorrenza alla grande distribuzione. Perché non affidare i negozi da aprire nel centro storico allo stesso supermercato, che potrebbe facilmente sostenerli a distanza, studiando bene la tipologia della merce da proporre in particolare alla parte anziana della popolazione? I negozi potrebbero anche essere pensati innovativi con un approccio elettronico anche senza la presenza della merce.. Questa iniziativa potrebbe anche essere valutata per la vendita di altri generi merceologici.
B6) Messa in sicurezza attraversamenti pedonali
La osservazione si focalizza sul passaggio pedonale in prossimità dell’incrocio Viale Borri-Via Portorose-Via Ruggero Settimo-Via Conte Verde particolarmente pericoloso per il tracciato della strada prima e dopo  dello stesso. Ma possiamo dire che anche tutti gli altri passaggi pedonali per le condizioni in cui sono segnalati e mantenuti presentano un alto grado di pericolosità, come attestano gli incidenti occorsi anche in tempi recenti. Quindi i concetti esposti possono considerarsi applicabili anche a tutti gli altri attraversamenti pedonali
In particolare facciamo notare che questa specifica richiesta è già stata presentata come Osservazione N° 5 al PRG del 10/06/1996; è stata inoltre eleborata il 21/10/2011 come Osservazione N° 4) al PGT ma poi non presentata.
Motivazioni
L’incrocio tra Viale Borri con Via Portorose, Via Ruggero Settimo e Via Conte Verde ed il passaggio pedonale lungo viale Borri sono  particolarmente pericolosi in quanto:
•   viale Borri sopporta un traffico veicolare notoriamente intenso
•   per chi proviene da Varese il tratto dopo la rotonda di Via Adriatico è in forte discesa, il che favorisce l’aumento di velocità dei veicoli
•   presenta due curve a zeta che riducono la visibilità e rendono particolarmente critici sia l’attraversamento delle strisce per i pedoni sia l’immissione delle auto in viale Borri dalle tre strade citate.
•  il passaggio pedonale collega la zona ovest di Bizzozero ampiamente popolata (chiesa di Santo Stefano, cimitero, quartiere Santo Stefano quartiere La Pinetina oltre a numerose ville) con il centro storico. Nella zona è anche collocata una fermata della Linea E
•   la manutenzione delle strisce pedonali lascia molto a desiderare e la segnaletica del passaggio pedonale è ridotta al minimo con il risultato che questo attraversamento risulta molto poco visibile in particolare di notte e quando piove.
•   la segnaletica che avverte dell’approssimarsi del passaggio pedonale è poco appariscente, insufficiente e quindi inefficace
•   spesso i pedoni non impiegano le strisce pedonali per l’attraversamento come le auto non rispettano l’obbligo di svolta a desta all’imbocco con Viale Borri da Via Conte Verde. Incidenti sono già avvenuti per questi motivi
Richieste volte a migliorare la sicurezza
Nel seguito si elencano gli interventi da inserire nel piano urbano del traffico, via via più incisivi ed efficaci per migliorare la sicurezza, anche se più costosi, da realizzare con gradualità nel tempo per permettere la conoscenza e la assuefazione da parte degli utenti sia automobilisti sia pedoni ai nuovi interventi sulla viabilità.
1° livello di intervento
-    installazione di un indicatore digitale di velocità dei veicoli in transito nelle due direzioni
-    installazione di una segnaletica luminosa per migliorare la segnalazione dell’attraversamento pedonale
-    aumento della frequenza della verniciatura delle strisce pedonali, magari prendendo accordi ed autorizzando un gruppo di cittadini che potrebbero fornire gratuitamente la mano d’opera
Scopo: responsabilizzare gli utenti al rispetto dei limiti di velocità in un tratto di strada cittadina particolarmente pericolosa. Migliorare la visibilità dell’attraversamento pedonale
2° livello di intervento
-    installazione di un semaforo automatico limitatore di velocità tarato a 50 km/h per i veicoli in transito nelle due direzioni
-    prolungamento lungo viale Borri della ringhiera di protezione pedonale già presente alla fermata dell’autobus E
Scopo: costringere gli utenti al rispetto dei limiti di velocità e dare maggiore protezione ai pedoni transitanti sul marciapiede lungo la curva (già in passato un’auto troppo veloce stringendo troppo la curva è salita sul marciapiede ed ha impattato contro il muro)
3° livello di intervento
-    installazione di un semaforo pedonale a richiesta per l’attraversamento
Scopo: Rendere più sicuro l’attraversamento pedonale
4° livello di intervento
-    Creazione di un ampio dosso limitatore di velocità in corrispondenza dell’attraversamento pedonale
Scopo: Rendere ancora più visibile e sicuro l’attraversamento pedonale
5° livello di intervento
-    Creazione di una rotonda europea all’incrocio di viale Borri con con la via Piana di Luco (vedi osservazione d3)
-    Separazione fisica delle due corsie di marcia tra la rotonda di Via Adriatico e la rotonda di via Piana di Luco
-    Creazione di un marciapiede tra via Portorose e la rotonda di Via Piana di Luco
-    Creazione di un nuovo attraversamento pedonale, con le stesse caratteristiche, all’altezza della rotonda di Via Piana di Luco, Via Carletto Ferrari
Scopo: Impedire ogni possibilità di attraversamento dell’incrocio sia ai veicoli provenienti da Via Conte Verde, via Portorose, Via Ruggero Settimo, che dovranno utilizzare per voltare a sinistra le due rotonde sia ai pedoni, che saranno obbligati ad utilizzare unicamente i passaggi pedonali.
B7) illuminazione delle vie che ne sono prive
Una strada illuminata è innegabilmente una strada più sicura. A Bizzozero le strade che tra le altre sono prive di illuminazione sono:
via Sirio
via Ruggero Settimo
Riteniamo che una discussione vada anche aperta sulle cosiddette “strade private”. Nella maggioranza sono strade prive di cartello <Strada Privata>, dotate di fognatura comunale e abitate da cittadini che hanno pagato gli oneri di urbanizzazione e pagano regolarmente le tasse comunali; i cosiddetti proprietari delle strade non vogliono o meglio non sono in grado di prendere in carico questo onere perché una volta nella via passavano presumibilmente solo loro ma nel tempo il Comune di Varese ha autorizzato la costruzione di molte case e queste “vie private” sono abitate da numerose famiglie. I cittadini che abitano queste strade non sono cittadini abusivi e neppure di serie B, é quindi ora che il Comune di Varese le prenda in carico e proceda sia alla loro illuminazione sia alla manutenzione del manto stradale ed altre incombenze che spettano alle strade cittadine (vedi punto C1)
B8) sistemazione di via Passo Buole
La strada è in condizioni di rischio franamento. Il lato a valle é già stato inforzato in alcuni tratti con micro palificazioni di consolidamento, ma si è solo rallentato il fenomeno. E’ urgente intervenire per consolidare le barriere verso valle che in più punti sono franate; la condizione di generale degrado invita gli incivili ad utilizzare le scarpate come discarica
B9) Marciapiedi e piste ciclabili
E’ necessario, per la sicurezza dei pedoni, che il tratto Bizzozerese di viale Borri sia dotato di marciapiede su entrambi i lati, soprattutto perché alcuni passaggi pedonali sono collocati in prossimità della curva della strada rendendo critica la stessa posizione del pedone risultando essa alquanto nascosta.
Oggi il camminare sul lato ovest del viale Borri, su quello strettissimo  spazio tra la striscia segnaletica orizzontale e le recinzioni o i muretti, è molto rischioso soprattutto per la elevata velocità dei mezzi che sulle curve, causa l’eccessiva velocità, tendono ad avvicinarsi pericolosamente al bordo esterno della strada. La mancanza di marciapiede rende in pratica pericoloso il cammino dei pedoni che si devono recare ai numeri civici affacciati su questo lato della strada.
Considerato la non immediata realizzabilità occorre aumentare il livello di sicurezza: ad esempio realizzare delle protezioni ai pedoni di efficacia almeno equivalente al marciapiede quali sistemi di rallentamento a monte, aumentare o riposizionare gli attraversamenti pedonali controllati, segnalare in modo più adeguato i passaggi pedonali, rendere più frequente la manutenzione vedi punto c1), ecc.
Nella costruzione dei marciapiedi occorre tenere conto anche della possibilità che essi siano usufruiti oltre che dai pedoni anche dai ciclisti. Occorre cioè valutare la opportunità, se non la necessità vista la vulnerabilità del ciclista, che i piani del traffico considerino la creazione di piste ciclabili o almeno di piste ciclo pedonali almeno nelle principali direttrici di traffico verso il centro città quali viale Borri via Monte eneroso, Via Carnia
B10) Pulizia e Sicurezza
Camminare per vie pulite è un piacere, ma purtroppo non lo deve essere per tutti perché per terra si trova un po’ di tutto. Sulla mancanza di educazione e sulle modalità di sensibilizzazione dei cittadini varrebbe la pena aprire un dibattito su come migliorare la situazione. Intanto però il Comune dovrebbe aumentare la frequenza della pulizia delle strade e posizionare eventualmente qualche cestino in più nei posti critici di passaggio.
Purtroppo frequenti sono i furti che avvengono nelle abitazioni. L’installazione di telecamere in posizioni strategiche potrebbe servire, se non ad impedire i furti, ma almeno rendere più facile alle forze dell’ordine l’individuazione dei responsabili.
La presenza poi di un Vigile di quartiere sarebbe una bella iniziativa, potrebbe essere un deterrente che contribuirebbe ad aumentare il senso di sicurezza; è però un compito delicato e difficile da svolgere, un rapporto con i cittadini che richiede comprensione, capacità e pazienza di educare ma anche fermezza. Occorre quindi che il candidato scelto sia all’altezza di svolgere con competenza e coerenza il proprio ruolo. Esso potrebbe eventualmente essere affiancato, con esclusione dei compiti di polizia, da volontari appartenenti alle organizzazioni locali di cittadini, con mansioni di ricevere le segnalazioni degli abitanti e ritrasmetterle al vigile di quartiere e/o agli organi comunali competenti. Le decisioni/interventi dell’Amministrazione Comunale potrebbero essere comunicati con avvisi nelle bacheche, gestite dal Vigile di Quartiere. E’ da valutare se questa figura possa eliminare la necessità di mantenere gli incontri bimensili dello “Sportello dei Rioni”.
In merito al problema della sicurezza, ricordo che un contributo potrebbe venire anche dall’approfondimento sulle attività di sorveglianza informale del territorio fatte dai residenti ma gestite dai Comuni (vedi in merito il sito  www.controllodelvicinato.it/ ) e sulle possibili applicazioni nella città di Varese.
B11) Sport e tempo libero
A Bizzozero esiste solo una palestra nell’edificio delle scuole elementari e le organizzazioni sportive Bizzozeresi per allenamenti ed eventi devono trovare posto altrove.
Bisogna consentire l'utilizzo della palestra universitaria alle società sportive esistenti a Bizzozero. Bisogna dare spazio non solo alle società o gruppi di amici che si ritrovano per giocare insieme, ma soprattutto a quelle società organizzate che svolgono un vero e proprio servizio sociale in quanto sviluppano un settore giovanile anche a livello agonistico
Nelle interazioni e nelle sinergie tra l'università ed il centro di Bizzozero un discorso particolare riguarda i servizi che Bizzozero potrebbe offrire alla università sia a livello commerciale sia a livello abitativo. Lo sviluppo di queste possibilità, che potrebbero servire a vitalizzare il centro di Bizzozero, richiedono però uno studio approfondito tra gli organismi comunali, l’università e gli abitanti di Bizzozerosi, coinvolgendo gli stessi.anche problemi viabilistici.
C1) Manutenzione del territorio
La manutenzione del territorio è legata ai problemi di vita quotidiana degli abitanti. Segnaliamo tra i più evidenti:
-    la manutenzione delle strisce pedonali e della segnaletica orizzontale in generale
La non cura della prima rende poco se non invisibili gli attraversamenti, già non correttamente illuminati, specialmente di notte ed in caso di pioggia con il rischio di investimento dei pedoni. La non cura della seconda può essere causa di incidenti stradali. Questi spiacevoli eventi a Bizzozero sono purtroppo già avvenuti.
-    la manutenzione della segnaletica orizzontale
Non va dimenticata ove deteriorata. Ma interventi sono anche necessari quando mancante o magari non corretta.  Una collaborazione tra cittadini ed il Comune per le segnalazioni sarebbe auspicabile  
-    la manutenzione delle strade
Le buche che si formano nell’asfalto sono pericolose per la circolazione delle auto e maggiormente per la circolazione delle motociclette. In più quando piove si riempiono di acqua e risultano quasi invisibili. Ma lo sono anche per i pedoni: a titolo di esempio segnaliamo la pavimentazione sconnessa del parcheggio di via Monte Generoso.
Una nota particolare va fatta sulla modalità di riparazione delle buche: è fatta in modo affrettato, non professionale con l’uso di un poco di asfalto e di un semplice badile per comprimerlo, il resto è affidato alle auto che passano per cui l’asfalto appoggiato nella buca dura pochissimo tempo, si sfalda viene facilmente disperso e la buca si riapre come o peggio di prima. Nessuno del Comune viene mai a controllare la qualità del lavoro fatto. Totale sono soldi pubblici buttatati
Quando le buche diventano poi tante e la strada sembra bombardata, il Comune deve procedere ad una nuova asfaltatura completa
La manutenzione va ovviamente estesa anche alle cosiddette “strade private” per le quali valgono i concetti espressi nel caso B7) illuminazione delle vie che ne sono prive . Il comune non può continuare a trincerarsi dietro questo termine, in moltissimi casi anacronistico, per non fare gli interventi necessari
-    La manutenzione dei parcheggi
I masselli autobloccanti della pavimentazione del parcheggio pubblico all’inizio di via Monte Generoso sono sconnessi e rappresentano un pericolo di inciampo o peggio di caduta per chi è costretto a camminarvi sopra. uscendo dalle auto. Benché il problema sia stato segnalato più volte nel corso degli ultimi anni anche agli incaricati dello sportello rionale nessun intervento di riparazione è stato ancora effettuato
Nello stesso luogo da anni sosta, con regolare permesso del Comune, ogni martedì, venerdì e sabato mattina il furgone del fruttivendolo. Sarebbe opportuno che lo spazio di sosta a lui riservato fosse indicato con un apposito cartello; si eviterebbero disagi sia al negoziante sia agli automobilisti.
-    La manutenzione della illuminazione pubblica
Riguarda sia la sostituzione di singole lampadine sia di interi tratti di lampade stradali. Camminare nel buio quando poi a terra ci sono delle buche è pericoloso per i pedoni e poi una via bene illuminata è certamente una via più sicura, dati i tempi che corrono.
La tempestività degli interventi è essenziale e per questo occorre anche che sia organizzata ed attivata da parte del Comune la possibilità di una rapida e diretta segnalazione da parte dei cittadini.   
-    La manutenzione degli scarichi nel sistema fognario
Un problema ricorrente nel caso di forti piogge è la manutenzione degli scarichi fognari lungo la via Portorose. L’acqua che scende copiosa dalle collinette laterali si concentra tra la via “alla Villa” e la via “Sirio” e i tombini esistenti non riescono a scaricarla, anche perché le griglie vengono rapidamente intasate dai sassi che dalla collinetta rotolano lungo la strada sterrata, trascinati dall’acqua dilavante. In alcuni casi è risultato impossibile passare senza bagnarsi completamente i piedi.
E’ necessario studiare un intervento risanatorio per incanalare l’acqua che scende dalla collinetta ee evitare l’intasamento delle griglie degli scarichi.
C2) Problemi sociali della popolazione
I problemi sociali della popolazione sono molto difficili da esporre e da sintetizzare brevemente. Presentiamo solo alcuni punti che desideriamo vengano recepiti nel programma da noi  presentato, premettendo che non sono esaustivi del tema e che, essendo esigenze primarie sentite, meritano essere oggetto di incontri approfonditi tra la popolazione e gli organismi comunali preposti ma anche con organizzazioni sociali esperte delle singole problematiche.
-        invecchiamento della popolazione
-        problemi occupazionali
-        precari e discontinui
-        Alloggio inadeguato  o perduto per sfratto (in prevalenza per morosità)
-        Disagio psichico
-        Problemi delle famiglie e dei figli: convivenze difficili, separazione e divorzio
-        Problemi ed indirizzi della educazione scolastica
-        Periodi di carcerazione più o meno lunghi
-        Esperienze di tossicodipendenza o alcooldipendenza •
-        Assenza dei diritti minimi di cittadinanza (stranieri irregolari)
D1) Collegamento all’insediamento industriale Varese-Schianno nella zona ex Malerba e bretella Gasparotto-Borri
Gli Amici di Bizzozero sono sempre stati molto favorevoli alla creazione di un collegamento diretto alla zona industriale Varese/Gazzada-Schianno mediante un attraversamento in zona ex Malerba di autostrada e ferrovia che favorisca  l’accesso del traffico pesante. E’ un progetto di cui si parla da molto tempo a Varese, presentato da molte amministrazioni comunali compresa quella attuale: riteniamo debba essere realizzato senza interporre ulteriori indugi.
Siamo sempre stati invece critici verso il collegamento Gasparotto Borri che partendo dopo l’attraversamento di autostrada e ferrovia, mediante due rotonde europee si colleghi con viale Borri nella zona della chiesa dei frati francescani. Il motivo sono i costi-benefici che potrebbe provocare. Sarebbe infatti una strada chiusa, nella impossibilità pratica di un suo proseguimento per farla diventare un attraversamento veloce che la colleghi a viale Belforte; potrebbe solo forse alleggerire un poco il traffico nei due sensi Viale Borri-Via Gasparotto all’altezza del semaforo.
D2) Sistemazione della strada di accesso Via Selene-Via Schianno alla zona industriale
La sistemazione della strada di accesso Via Selene e poi Via Schianno alla zona industriale per il traffico proveniente da via Gasparotto-autostrada è un logica ed inevitabile conseguenza della realizzazione dell’attraversamento della ferrovia e della autostrada in zona ex Malerba, un’opera prioritaria per Varese e soprattutto per Bizzozero. Anche il traffico leggero, che già oggi riesce a passare dal ponticello di Via Gasparotto, potrebbe trarne sicuro giovamento.
L’introduzione di un divieto di transito nei due sensi sulla Via Piana di Luco ai veicoli > 35q finalmente impedirebbe al traffico pesante diretto alla o proveniente dalla zona industriale di passare per Bizzozero con innegabile giovamento per il traffico.
D3) Allargamento della via Piana di Luco e costruzione della rotonda in viale Borri
Sarebbe un grave errore intervenire sull’allargamento della via Piana di Luco e sulla costruzione della rotonda in viale Borri prima della realizzazione del collegamento alla zona industriale Varese-Schianno da via Gasparotto. Il traffico pesante, quindi inquinante, che dal ponticello troppo stretto sulla via Gasparotto non riesce a passare, continuerebbe a passare tutto ancora da Bizzozero, senza alcun giovamento per la circolazione per coloro che la attraversano in auto e soprattutto per la qualità della vita di quelli che la abitano.
Questa opera va sicuramente realizzata una volta operante l’accesso alla zona industriale da via Gasparotto. Porterà un sicuro giovamento al traffico lungo viale Borri all’altezza del centro di Bizzozero, in particolare nei momenti di punta.
D4) Collegamento della via Schianno-strada zona industriale con la strada provinciale 57
Una volta realizzati il collegamento diretto alla zona industriale Varese-Schianno nella zona ex Malerba Lo sbocco della Via Schianno verso sud rimarrebbe sempre e solo la Via Piana di Luco
La via Schianno potrebbe invece diventare una vera “Tangenziale Ovest di Varese” se in seguito la si prolungasse sul fondo valle fino ad  intersecare la strada provinciale 57 che dalla uscita autostrada Milano-Varese porta alla rotatoria del Ponte di Vedano. In questo modo si realizzerebbe un collegamento diretto Corso Europa-Strada Provinciale 57, si creerebbe cioè un terzo accesso alla zona industriale, oltre a quello del sovrappasso zona ex Malerba e del Ponte di Vedano costituendo in effetti il completamento di una tangenziale esterna parallela a Viale Borri ed alle zone abitate sul lato ovest di Varese, con indubbio alleggerimento del traffico lungo Viale Borri
 L’attraversamento del PLIS di questa strada, essendo la zona disabitata e boschiva, dovrebbe rendere accettabile l’impatto ambientale. Esistono in merito dei precedenti anche illustri di strade che attraversano i parchi sia in italia sia all’estero.
D5) capolinea Bus C
Opere pubbliche già programmate per gli anni 2015 – 2017 con formazione di parcheggio ed opere di urbanizzazione ma non ancora iniziate.
Il parcheggio serve ad incrementare i posti di sosta nell’area del centro storico. E’ vero che la piazza S.Evasio è distante ma essi possono ben servire sia gli utenti della scuola e della farmacia di Via Adriatico sia delle attività commerciali bar e ristoranti attivi nella zona.
D6) Fognatura e depurazione scarichi fognari zona Bizzozero
Questa opera è attualmente inesistente; è stata inserito nel programma triennale, ma mai iniziata. E’ un problema irrisolto ed è  causa di esondazioni specie sulla via Porto Rose, via dei Cavalli, zona Duni, via della Valletta con rischi geoambientali presenti nella zona di Bizzozero.,
Segnaliamo che il Ministero ha fermo alcuni miliardi di fondi pubblici per tali opere.

 

 

  

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