Allestito il presepe storico in S. Evasio
Foto Mario Bianchi: tre bambini guardano affascinati il presepe
L’opera sarà visitabile sino al termine delle festività natalizie.
Grazie a Remo Incerti e alla sua passione per la rappresentazione della nascita di Cristo che, anche quest’anno, a Bizzozero resta viva la tradizione del presepe sotterraneo visibile nella sua storica collocazione sotto all’altare di S. Giuseppe (*), nella chiesa parrocchiale dei SS Evasio e Stefano.
La rappresentazione della nascita di Gesù fu voluta in quella particolare posizione nel 1906 da don Antonio Canziani e lì rimase fino al 1950, anno in cui si decise di portare la Natività sopra l’altare continuando così fino al 2010 quando si volle ripristinare la più caratteristica e storica collocazione del presepe.
Foto Mario Bianchi: dettaglio della Natività nel presepe del 2012
"Quest’anno - ci dice Remo - la realizzazione del presepe è stata in forte dubbio in quando Ginetto (Ginetto Triacca, che da sempre collabora con Remo per la parte elettrica del presepe n.d.r.) era impossibilitato ad aiutarmi per problemi di salute. Fortunatamente mi ha dato una mano Picozzi (Picozzi Adolfo) che - precisa - è anche ideatore e costruttore del sistema di controllo luci/musica che da sempre abbiamo utilizzato per dare vita al presepe. E così anche stavolta tutto è andato bene. Come ogni anno - prosegue Remo - abbiamo fatto al presepe qualche piccolo cambiamento: nulla di particolarmente radicale o rilevante, solo piccoli aggiustamenti per aggiungere un pizzico di novità, renderlo sempre più affascinante e così differenziarlo da quello dall’anno precedente. Ciò che rimane sempre inalterato e che lo rende unico - conclude - è la particolare posizione che invita il visitatore ad inginocchiarsi per ammirarlo e così contemplare attraverso di esso il Mistero della nascita di Gesù".
Il presepe sarà visitabile sino al termine delle festività natalizie.
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(*) L’altare di S. Giuseppe, sotto il quale c’è il presepe, si trova sul lato destro del transetto della chiesa, vicino a quella che ai bizzozeresi è storicamente nota come “uscita degli uomini”.